venerdì 30 settembre 2011

Popa è un grosso bluesman

Il 18 ottobre prossimo uscirà il nuovo album di Popa Chubby, "Back To New York City". Nell'attesa, si può sentirlo in questa genuina versione acustica di "The Fight Is On", pezzo forte del CD omonimo (2010).

Tre annotazioni sull'artista:

1) Popa ha scelto di chiamarsi così: penso perché... il nome è birichino*, e lui pure; 
(* In slang americano, "pop a chubby" = avere un'erezione; il nome vero: Ted Horowitz.)

2) Popa è stato spesso e volentieri in Italia: penso perché... ha ascendenze italiane*;
(*Nonni per parte di madre, con i quali è cresciuto: pasticceri nel Bronx, e Popa 'gradiva'.)

3) Popa si esibisce sempre più spesso seduto: penso perché... è un grosso* bluesman.
(*"Big Man, Big Guitar", titola a buon diritto un suo album.)



Popa Chubby - "The Fight Is On" (live, 2010)


Questo post è specialmente dedicato...
a Massimo per i suoi 10.000 giorni, tondi tondi.

giovedì 29 settembre 2011

Tutto, pur di non restare soli

I più nutrono speranze, si affannano a destra e a manca, cercano rifugio nei rapporti umani, ma in questi tentativi di fuga dalla solitudine non c'è mai vera passione, né dedizione, e allora si nascondono dietro mille impegni fasulli, lavorando dalla mattina alla sera, o progettano viaggi, acquistano grandi case, comprano i favori di donne con le quali non hanno nessuna affinità, o cominciano a collezionare gli oggetti più svariati - ventagli, pietre preziose, insetti rari... Ma niente giova. E mentre si danno tanto da fare sono perfettamente consapevoli che non serve a nulla. Eppure continuano a sperare, senza più nemmeno sapere in che cosa... Ormai è chiaro che guadagnare di più, avere una collezione entomologica completa, una nuova amante, l'aver conosciuto una persona interessante, quella festa magnificamente riuscita e il garden party ancora più splendido, tutto questo non serve a nulla... Ecco perché, in preda all'angoscia e allo smarrimento, cercano in ogni modo di mantenere tutto in ordine. In ogni momento di veglia mettono ordine nella propria vita. Hanno perennemente qualche "commissione" da sbrigare, una pratica da evadere, una riunione, un appuntamento amoroso... Tutto, pur di non restare nemmeno un momento soli con se stessi! Pur di non vedere nemmeno per un attimo questa solitudine!

Da: Sándor Márai - La donna giusta (1941)
(Trad. Laura Sgarioto, Kristzina Sándor) 

mercoledì 28 settembre 2011

Noemi... sa di Janis

Bella grintosa,
la voce che graffia:
sommessamente parlando, 
Noemi... sa di Janis.


Noemi - "Briciole" (live, 2009)

martedì 27 settembre 2011

L'enigma di Finkler



Howard Jacobson - The Finkler Question (2010) / L'enigma di Finkler



Ebraismo (un’overdose) + sesso (q.b.), e parte subito l'accostamento: “Jacobson non solo evoca Roth; evoca Roth al suo meglio”. Be', l'ha sparata davvero grossa ms Janet Maslin sul New York Times e, in seconda battuta, sul risvolto di copertina: intanto i suddetti ingredienti Jacobson li ha utilizzati davvero male, blaterandoci sopra tanto da spossare grandemente il lettore; poi la spruzzata generale di uno humour inglese affatto divertente ha peggiorato ulteriormente il prodotto... Giudizio del tutto negativo, insomma.

Piccola postilla: il figliolo amorevole che ha regalato il libro a papà... "perché gli piace Roth" non ha colpe: a combinarla grossa è stata quella Maslin! Ma ora almeno un pregio ce l'ha, il libro: una bellissima dedica.

(Agli amici... lo sconsiglio.)

lunedì 26 settembre 2011

Cream in due tempi

Straordinario 'supergruppo' inglese nato nel 1966, decisamente innovativo nel campo del rock-blues e del rock psichedelico, i Cream  - Eric Clapton, chitarra e voce, Jack Bruce, basso e voce, Ginger Baker, batteria - furono attivi per poco più di due anni soltanto: poi lo scioglimento, suggellato da un grande concerto d'addio (Farewell Concert) che il gruppo tenne il 26 novembre 1968 alla Royal Albert Hall di Londra.
Il primo video, relativo a quella memorabile esibizione, propone una grande "White Room". (Da notare, per successivo confronto, l'età dei tre all'epoca: Clapton 23 anni, Bruce 25, Baker 29.)

 

Cream - "White Room" (live, 1968)
 
 
Nel 2005 i Cream fecero una splendida reunion, purtroppo episodica: il video ripropone lo stesso pezzo, arricchito da nuovi apporti vocali e strumentali di Clepton, eseguito sempre alla Royal Albert Hall di Londra il 3 maggio di quell'anno. (L'età dei tre nel 2005: Clapton 60 anni, Bruce 62, Baker 66.)

 

Cream - "White Room" (live, 2005)


Un pezzo, due esecuzioni... ben distanziate nel tempo: molto godibili entrambe!

sabato 24 settembre 2011

Nevermind e la sempreverde Patti

"Nevermind", il grande album dei Nirvana, fu pubblicato vent'anni fa, il 24 settembre 1991: in un passato remoto, cristallizzato dalla successiva fine del gruppo, tragicamente precoce. Poi accade che qualcuno sappia ridare nuova vita a quel che è da tempo sopito, come ha fatto nel 2007 Patti Smith - la sempreverde Patti - con un'affascinante reinterpretazione di "Smells Like Teen Spirit": una buona cover rivitalizza e valorizza il passato.



Patti Smith - "Smells Like Teen Spirit", da "Twelve" (2007)

venerdì 23 settembre 2011

Nerone 2011

Rievocando il passato,
"The Independent" (UK) riassume così la situazione incresciosa:

  
E però va precisato che, dopo la suonatina di lira, a tutto vantaggio di Roma e dei Romani, Nerone si tolse ben presto di mezzo: a poco più di trent'anni. Oggi invece il vegliardo, goffamente truccato da giovane, continua a suonare allegramente, imperterrito: e c'è pure chi suona con lui...
Ahi, povera Italia!

giovedì 22 settembre 2011

La giornata di uno scrutatore


Italo Calvino - La giornata di uno scrutatore (1963)


Presso il seggio elettorale del “Cottolengo” di Torino, lo scrutatore Amerigo Ormea controlla la regolarità del voto: a forte rischio perché l’istituto, gestito da religiosi, ospita gravi disabili assistiti amorevolmente, con zelo sospetto, fin dentro la cabina... Controlla e medita, lo scrutatore: su quel che vede e, ad ampio raggio, sulla vita. Lavora di logica, guidato sopratutto dall'ideologia utopica comunista, ma traballa davanti all’irrazionale. A quello che c’è in amore, principalmente: amore che, per realizzarsi, vuole atti, molto concreti, più che pensieri, spesso fumosi.

(Agli amici... lo consiglio.)

mercoledì 21 settembre 2011

Kennedy, Tremonti & Co.

L'uomo della "nuova frontiera" e l'ometto del "cetriolo globale" non c'entrano: questi sono Myles Kennedy, voce e chitarra, e Mark Tremonti, chitarra solista; poi Brian Marshall, basso, e Scott Phillips, batteria. Insieme... Alter Bridge. Bravi, ma con un problema, qui:

"I must go...
And who'll watch over you?"


Alter Bridge - "Watch Over You", da "Blackbird" (2007)

martedì 20 settembre 2011

Dedicato a...

Dedicato a tutte quelle donne superficiali che hanno giurato amore esterno
Dedicato ai sani cronici
Dedicato a quelli che pregano da poco cioè con le mani appena giunte…
Dedicato all'autore dell'unica opera per contraddizione e orchestra: Piano Forte
Dedicato all'inventore del detto: «Mors tua cane meo»
Dedicato a chi lavora con lo sguardo a maglia: a occhio e croce
Dedicato a tutti i «Tomben de femmes» che nascondono le donne nelle fogne
Dedicato agli «Anzian Prodiges» che fanno cose mirabolanti fino alla fine
Dedicato a tutti gli scorfani che sono senza genitori brutti
Dedicato alla terra quando disse: cielo mio marito!
Dedicato a chi crede che la colonna sonora se ci sbatti contro suoni
Dedicato al Dio in terra ma soprattutto dedicato a chi lo aiuta a rialzarsi
Dedicato a chi credeva che il luogo dove è nato fosse Gesùralemme!
Dedicato a chi sa che il prezzo del mondo è tutto compreso tranne gli extra che sono terrestri
Dedicato alle suocere cannibali e ai loro generi alimentari
Dedicato a chi non ha mai letto: Nondò Mahò, la storia di un ricco avaro giapponese
Dedicato all'incesto di frutta che sta con altra frutta
Dedicato a tutti i pentiti che prendevano il sole senza crema convinti di essere sotto il programma protezione
Dedicato a chi ha detto tutto è bene ciò che finisce…
Dedicato a chi ha detto: «Se avete bisogno bisogno, chiamate chi amate!»
Dedicato a chi si rifà la bocca con magia: labbracadabra!

Alessandro Bergonzoni - Nel ( 2011*)
(*da testo teatrale 2007)  

lunedì 19 settembre 2011

Tanti cari auguri!

"Broken Songs" è un bel pezzo dell'ultimo, recente album di Jim Ward, musicista texano che - a quanto risulta da accurate ricerche - compie proprio oggi 35 anni: tanti cari auguri!



Jim Ward - "Broken Songs", da "Quiet In the Valley, On the Shores the End Begins" (2011)

sabato 17 settembre 2011

News from London

È appena uscito* un album 'solo' di...
Andy Bown (classe 1946), storico membro degli Status Quo:
c'è questo pezzo carino, con simpatico video.


Andy Bown - "Rubber Gloves", da "Unfinished Businnes" (2011)

(*News by Monica: thanks!)

venerdì 16 settembre 2011

La Bibbia (secondo Fo)

La Bibbia? Un libro terribile in cui ti imbatti in un Dio che elegge un popolo come suo protetto, unico degno del suo amore, un Creatore che ordina di aggredire altri popoli, altre sue creature incitando a violentarne le femmine e a ucciderne i figlioli. Dove regnanti tiranni si coprono di orrendi crimini, al punto che quando il vescovo ariano Wulfila decise di tradurre la Bibbia originale in lingua gota, perché tutti i popoli germanici potessero arricchire la loro fede cristiana, giunto al libro dei Re lo scartò per intiero sostenendo: "Uno scritto del genere sarebbe di pessimo insegnamento per la mia gente. I miei fratelli barbari non hanno bisogno di conoscere tali infamità!" 

Da: Dario Fo - Il mondo secondo Fo (2007)

giovedì 15 settembre 2011

Metà settembre...

Già, siamo "in the middle of September" - come canta Chris Daughtry.
E, purtroppo, "l'estate sta finendo" - come cantavano i Righeira...



Daughtry - "September", da "Leave This Town" (2009)

mercoledì 14 settembre 2011

Un giorno


David Nicholls - One Day (2009) / Un giorno



Quella di Nicholls, a pagina 379, pare proprio una confessione: "Un giorno però vorrei cimentarmi con un libro vero. È questo che avrei voluto scrivere, un grande romanzo impegnato sul mondo contemporaneo, qualcosa di selvaggio e universale che metta a nudo l'anima dell'uomo, non una scemenzuola...".
(Intendiamoci: un libro leggero va bene ogni tanto, ma non un concentrato di banalità.)

(Agli amici... lo sconsiglio.) 

martedì 13 settembre 2011

Potente, ma non solo

Esce oggi il nuovo album degli Staind, dal titolo... "Staind". Alcuni pezzi spaccano decisamente: pure troppo. Interessante "Not Again": un brano potente, ma non solo.



Staind - "Not Again", da "Staind" (2011)

lunedì 12 settembre 2011

Rock Band al top

Formidabile performance della Rock Band, ieri, al "Paradise". I ragazzi hanno deliziato a lungo il folto pubblico (non pagante, ma appagato) con un splendida serie di esecuzioni trascinanti del miglior repertorio rock-blues. Particolare commozione (anche perché ieri... era ieri) sull'accostamento "New York, New York" di Ryan Adams (vedi eventualmente post del 7 settembre) e "The Sky Is Crying", il pezzaccio di Elmore James, interpretato poi da Eric Clapton, Albert King, Stevie Ray Vaughan, Gary Moore...


Be', insomma, come tutti i presenti... stavo proprio bene ieri, lì al "Paradise", con la Rock Band al top: grazie, ragazzi. Quando l'ho detto forte - "Sto bene!" -, hanno colto al volo e sono partiti con "I Feel Alright", in una versione che - se posso azzardare - ha migliorato quella originale. Non me voglia il buon Steve Earle: anche la sua, in fondo, non era male...


Steve Earle - I Feel Alright (live, 1996)

domenica 11 settembre 2011

11/9

Non era più una strada ma un mondo, un tempo e uno spazio di cenere in caduta e semioscurità. Camminava verso nord tra calcinacci e fango e c'erano persone che gli correvano accanto tenendosi asciugamani sul viso o giacche sulla testa. Avevano fazzoletti premuti sulle bocche. Avevano scarpe in mano, una donna gli corse accanto, una scarpa in mano. Correvano e cadevano, alcuni, confusi e sgraziati, fra i detriti che scendevano tutt'intorno, e qualcuno cercava rifugio sotto le automobili.
Nell'aria c'era ancora il boato, il tuono ritorto del crollo. Il mondo era questo, adesso. Fumo e cenere rotolavano per le strade e svoltavano angoli, esplodevano dagli angoli, sismiche ondate di fumo cariche di fogli di carta per ufficio in formati standard dai bordi taglienti, che planavano, guizzavano in avanti, oggetti soprannaturali nel sudario del mattino.

Da: Don DeLillo - L'uomo che cade (2007)
(Trad. Matteo Colombo)

venerdì 9 settembre 2011

Senti come le fa Bettye


Questa, di Elton John (e Bernie Taupin)...


Bettye LaVette - "Talking Old Soldiers", da "The Scene Of The Crime" (2007)


e questa, dei Rolling Stones...


Bettye LaVette - "Salt Of The Earth" (live, 2010)

giovedì 8 settembre 2011

Perle in... "La vita davanti a sé"

Cerco perle: nei libri. Da serbare, e farne tesoro.
In "La vita davanti a sé", di Romain Gary, ho trovato queste:

  • Ho notato spesso che la gente riesce a credere a quello che dice, le serve per vivere.
  • La gente tiene alla vita più che a tutto il resto, è anche buffo se si pensa a tutte le belle cose che ci sono al mondo.
  • Le cose più difficili da guarire non sono le malattie.
  • Non è necessario avere delle ragioni per avere paura.
  • Io credo che siano gli ingiusti quelli che dormono meglio, perché se ne fregano, mentre i giusti non possono chiudere occhio e si fanno il sangue marcio per tutto. Se no non sarebbero giusti.
  • Gli incubi sono i sogni di quando uno invecchia.
  • Nei vecchi la cosa che resiste di più è la loro giovinezza.


"La vita davanti a sé" (1975), di Romain Gary (1914-1980), trad. Giovanni Bogliolo

    mercoledì 7 settembre 2011

    Quattro giorni prima


     Video registrato dieci anni fa,
    il 7 settembre 2001


    Ryan Adams - "New York, New York" (2001)


    "Dedicated to those who lost their lives
    September 11, 2001"

    martedì 6 settembre 2011

    Meccanica celeste



    Maurizio Maggiani - Meccanica celeste (2010)



    È un romanzo bellissimo, questo di Maggiani, profondo, commovente, denso di vita vera: che pulsa nel "distretto", un aleph in terra toscana, un concentrato e un centro del vasto mondo, un cuore indipendente eppure connesso.
    Nel tempo di una gravidanza, il narratore parla di sé, della sua donna, della vita nuova che da lei verrà, della sua terra e di chi l’abita, delle loro storie e della Storia, con sentimento e saggezza: c’è sempre "una buona ragione pratica" per vivere, nel distretto e nel mondo – dice Maggiani –; a volte c’è "da tirare avanti, e ricominciare, come niente fosse"; c’è, comunque, motivo di perpetuarsi, di generare altra vita, di aggiungere "un piccolissimo ingranaggio in più" nella meccanica celeste: confidando, ogni volta come fosse la prima volta, nell'"innocenza dei figli".
    Romanzo colto e popolare, insomma, molto godibile per le parole, belle, calde, forti, e per i pensieri sottesi: il romanzo di un grande scrittore.

    (Agli amici... lo consiglio.)

    lunedì 5 settembre 2011

    L'uomo di Nicole

    Bello, bravo e...
    fortunato: è l'uomo di Nicole (Kidman).


    Keith Urban - "Without You", da "Get Closer" (2010)

    venerdì 2 settembre 2011

    Passi e passaggi

               Passi
               sulla strada,
               ininterrotti.
               
               Passaggi
               occasionali,
               rigeneranti. 

               Cammina,
               sweet Alanis,
               cogliendo attimi.

               E cambia,
               passando oltre,
               si rinnova.
                                                       Alanis Morissette - "Everything" (2004)

    giovedì 1 settembre 2011

    Il dottor Glas


    Hjalmar Söderberg - Doktor Glas (1905) / Il dottor Glas


    Uomo e medico alquanto originale, il dottor Glas interpreta e concretizza a suo modo il dovere professionale di “aiutare chi può e deve essere aiutato” e di “asportare la carne putrida che guasta quella sana”. Così, in ossequio alla sua morale - ma anche alla spinta d'una voglia di “azione” in una vita altrimenti noiosa -, Glas aiuta una certa donna in difficoltà… “asportando” in toto il suo “putrido” marito. La morale comune non sarebbe affatto d’accordo: ma quella non interessa a Glas, è solo “una giostra che gira”. Qualcuno magari potrebbe obiettare che la vita è… preziosa? sacra? A Glas non importa: la vita, per lui, è solo… incomprensibile, e questo probabilmente è pure un bene. Pensa: “Tutta questa smania di spiegare e di capire, tutta questa caccia alla verità è forse una strada sbagliata. Noi benediciamo il sole, perché viviamo proprio alla distanza da esso che ci è vantaggiosa. Qualche milione di miglia più vicino o più lontano, e bruceremmo o geleremmo. E se per la verità fosse come per il sole?” Be', senz'altro c'è molto da ridire, su Glas: ma questo suo pensiero, almeno, può essere condivisibile.

    NB: Hjalmar Söderberg (1869-1941), svedese, scrisse "Il dottor Glas" nel 1905: un buon romanzo, anche più di cent'anni dopo. 

    (Agli amici... lo consiglio.)