Richard Ford - Tutto potrebbe andare molto peggio / Let Me Be Frank with You (2014)
Frank Bascombe - quello di “Sportswriter”, “Il giorno dell'Indipendenza”, “Lo stato delle cose” - è tornato! E con lui, personaggio normale protagonista di vicende normali, è tornato Ford, il Ford autentico, godibile - molto diverso da quello che in “Canada” si era cimentato con una storia a tinte forti raccontandola fiaccamente.
Il romanzo si impernia su quattro momenti di Bascombe, ben distinti ma collocati in giorni ravvicinati alla fine del 2012, dopo le distruzioni operate dall'uragano Sandy sulla costa orientale degli Stati Uniti. Frank, al tempo, ha sessantotto anni - come Ford -, un'età di memorie, bilanci, riflessioni esistenziali - che in effetti abbondano, caratterizzate dalla consueta franchezza (il titolo originale del romanzo è “Let Me Be Frank With You”), da una simpatica vena di autoironia e da un fondo di moderato ottimismo - perché quasi sempre, a ben vedere, "tutto potrebbe andare molto peggio"; un'età nella quale si dovrebbero dosare le forze, per una progressiva “aerodinamizzazione della vita in previsione degli ultimi emozionanti tuffi nel vuoto dell'ottovolante”: Frank vorrebbe senz'altro evitare le incombenze evitabili ma in lui, diviso in partenza tra cinismo e umanità, finisce solitamente col prevalere la seconda, in forma di presenza e ascolto, sicché a suo modo, disordinatamente - a differenza della moglie Sally, ordinatamente impegnata nell'aiuto alle vittime dell'uragano -, Frank dà.
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