venerdì 29 maggio 2015

Problema canto

I miei conterranei "The Bastard Sons Of Dioniso" - cui voglio bene - sono musicalmente grandi. Per il "problema canto" qui usano le voci in coppia o in trio, bilanciandole attentamente - in studio -, con un risultato anche apprezzabile: ma poi, dal vivo, per i Sons la faccenda si complica molto, con esito finale incerto, talvolta deludente.



The Bastard Sons Of Dioniso - "Samurai" (da "The Bastard Sons Of Dioniso", 2014)

mercoledì 27 maggio 2015

Trieste


Daša Drndić - Trieste / Sonnenschein (2007)



Se metti insieme innumerevoli ingredienti disparati e mescoli e poi rimescoli ancora, incontenibile massaia, ne esce un enorme polpettone indigeribile.
“Nello spirito di una narrativa documentaristica, ho incorporato molte voci”, dice Daša Drndić nella postfazione: troppe voci, troppe! La protagonista del romanzo, Haya Tedeschi, un'anziana donna ebrea che ricorda la sua storia personale e l'Olocausto - e molto altro -, ha più capacità autocritica: “Ho riordinato una moltitudine di vite, una congerie di passati, e le ho disposte in una sequenza incomprensibile” (pag. 438, tempo di bilanci).
“Trieste” è “un romanzo documentario” (sottotitolo) che pecca per la quantità delle sue componenti, letteralmente stipate, straripanti, e - aggravante decisiva - per la qualità, non propriamente elevata eppure presuntuosamente esibita.

lunedì 25 maggio 2015

Precisamente di Atlanta

Da "Contemporary American Slang", album di debutto di Radio Birds, band americana... del sud... e in particolare della Georgia... precisamente di Atlanta, ecco "Hold On Me".



Radio Birds - "Hold On Me" (da "Contemporary American Slang", 2015)

venerdì 22 maggio 2015

Tentativi di fuga


Miguel Ángel Hernández - Tentativi di fuga / Intento de escapada (2013)




Spagnolo, docente universitario di Storia dell'Arte, Hernández fornisce in questo suo primo romanzo qualche utile spunto di riflessione su certe forme estreme, provocatorie, eticamente discutibili, dell'arte contemporanea. Ma lo fa nell'ambito di un romanzo altrettanto discutibile, nel finale del quale lo stesso Hernández, rileggendosi, distingue criticamente “momenti di speculazione e meditazione dietro i quali si potevano intravedere anni di esperienza nella professione, e momenti di azione che lasciavano trapelare la debolezza dello scrittore alle prime armi”: nei primi il professore tende ad ostentare, nei secondi il romanziere mostra effettivamente una debolezza diffusa, più evidente nelle scene di sesso, proposte sempre con fastidiosa volgarità.

mercoledì 20 maggio 2015

Re del blues


Bye,
B.B. King
Re del blues
(16.9.1925 - 14.5.2015)



B.B. King - "The Thrill Is Gone" (live, 1984)

lunedì 18 maggio 2015

Brittany oggi

Dopo l'ottimo esordio nel 2012 con "Boys & Girls", Alabama Shakes sono al secondo album, "Sound & Color", La grintosa leader Brittany Howard ha oggi qualche anno e... qualche chilo in più. "Don't Wanna Fight" è un brano dell'album, qui eseguito live.
  


Alabama Shakes - "Don't Wanna Fight" (in "Sound & Color", 2015, qui live)

venerdì 15 maggio 2015

"Short Movie" x 3


Oggi qui si può ascoltare "Short Movie",
dall'ultimo album di Laura Marling "Short Movie",
guardando il bel "Short Movie" che accompagna il brano.

   

Laura Marling - "Short Movie" (dall'album omonimo, 2015)

mercoledì 13 maggio 2015

La verità capovolta


Jennifer duBois - La verità capovolta / Cartwheel (2013)


Dopo l'ottima partenza con "Storia parziale delle cause perse" - grande scrittura, grande storia -, la duBois scende di livello. In questo suo secondo romanzo il fulcro della narrazione è un delitto, dichiaratamente ispirato a quello di Perugia (vittima Meredith Kercher), uno di quei casi giudiziari che da noi è stato propinato dai media in dosi massicce, presto insopportabili ai più - e qui, pur nella dimensione della finzione narrativa, il lettore non può prescindere dalle sensazioni sgradevoli legate alla brutta vicenda reale tanto insistentemente riproposta. La duBois, occorre dire, è molto attenta, limita al minimo i dettagli sul fatto di sangue: le interessano chiaramente i personaggi, la loro psicologia che scandaglia a fondo; intenzione buona, ma anche in questo lavoro introspettivo c'è almeno un po' d'eccesso, con la scrittura stessa, generalmente raffinata, che a volte sfocia in una verbosità piuttosto stancante. In definitiva, la delusione è palese, questa volta: ma certamente, già assodate le capacità, si può attendere fin da ora con fiducia la prossima prova di Jennifer duBois.

lunedì 11 maggio 2015

La scossa

"Great Western Walkyrie", il quarto album dei californiani Rival Sons, è del 2014, ma solo da giorni è fruibile il videoclip di "Electric Man", il pezzo d'apertura che dà... la scossa.



Rival Sons - "Electric Man" - (da "Great Western Walkyrie", 2014 - videoclip 2015) 

venerdì 8 maggio 2015

Montagna di libri



(Opera della pittrice Daniela Giovannetti per il Premio ITAS 2015 "Libro di Montagna")

giovedì 7 maggio 2015

Eddie? No, Filippo

Sento un brano in radio e mi chiedo: "Ma questo che canta è... Eddie Vedder? quello dei Pearl Jam?" No, la voce è di tal Filippo Spano e il suo gruppo si chiama Mather Mary Mood: sono italiani, umbri per la precisione... ora negli U.S.A. per il terzo album...



Mather Mary Mood - "History of a Man" (da "Mather Mary Mood", 2011 - video 2014)

mercoledì 6 maggio 2015

Storie di Amsterdam


Nescio - Storie di Amsterdam
Da: De Uitvreter, Titaantjes, Dichtertje, Mene Tekel... (1933-1943)



L'olandese Jan Hendrik Frederik Grönloh (1882-1961), in arte Nescio, ha scritto - nel secondo decennio del '900, pubblicandoli più tardivamente - i racconti raggruppati in questa raccolta e... poco più. Gli stessi personaggi animano diverse storie: giovani di belle speranze che vorrebbero cambiare il mondo e poi devono scendere a compromessi. Le atmosfere sono poetiche, ma la cupezza incombe e il narratore a posteriori annota: "Fu un'epoca meravigliosa. A pensarci bene, è un'epoca che deve durare ancora adesso, durerà sempre finché ci saranno ragazzi di diciannove, vent'anni". Dopo la breve età felice, per lui c'è il buio: "Dio ci porta in alto per poi farci ridiscendere. Il cammino per salire è breve, ma la discesa è lunga. Chi si è trovato lassù in alto trascorre i suoi giorni nel dolore".
Che dire: poetico, sì, ma monotematico, un "laudator temporis acti" per il quale la vita - quella piena, degna d'essere ricordata e raccontata - finisce prestissimo.

lunedì 4 maggio 2015

Atmosfere notturne

Duke Garwood, cantante e polistrumentista inglese, ha rilasciato nel febbraio scorso il sesto album da solista, "Heavy Love": ecco la title track, dalle atmosfere notturne.



Duke Garwood - "Heavy Love" (dall'album omonimo, 2015)

venerdì 1 maggio 2015

Nel mondo a venire


Ben Lerner - Nel mondo a venire / 10:04 (2014)



Quella raccontata nel romanzo - dice l'autore a pag. 233 - “non è una storia vera né di fantasia, ma un guizzare fra le due cose”. Nessuna certezza per il lettore, quindi. Ma non è così - sostiene Lerner - anche nella vita reale, tutto aleatorio e cangiante? Ogni equilibrio instabile? Ogni percezione mutevole? La stessa scienza, dalla quale vorremmo solidità, non è forse “sempre in movimento”, il sapere comunque limitato, discutibile, provvisorio? Quanto a noi, poi, così fragili e incostanti, viviamo rimodellando il passato nel ricordo, calati nel presente in “un mondo fra tanti” dal “significato instabile”, avendo davanti “molteplici futuri”. Tra le innumerevoli possibilità, la vita procede - anche quando non sembra - per piccoli cambiamenti: nel mondo a venire “tutto sarà come ora, solo un po' diverso”. Nel libro, contenuti abbondanti per riflessioni filosofiche, dunque: stemperati però piacevolmente dalla vena d'ironia che percorre l'intera narrazione.

Ben Lerner, classe 1979, già autore di tre raccolte poetiche e qui al secondo romanzo, è una voce molto interessante: “Nel mondo a venire” è un collage di parti un po' disomogenee, l'insieme in ogni caso decisamente apprezzabile.