giovedì 29 agosto 2019

Vivere con i libri



Alberto Manguel - Vivere con i libri: un'elegia e dieci digressioni (2018)



Il trasloco della dotazione personale di 35.000 libri - causa cambio di dimora - stimola ricordi e riflessioni dell'autore sul tema “libri e biblioteche”. Tutto interessante, ma esposto in maniera condensata e a tratti ripetitiva: Manguel ha saputo essere più brillante ed efficace su argomenti analoghi in altre occasioni, ad esempio in “Una storia della lettura” (1996).

lunedì 26 agosto 2019

Anche sexy


Brava e... anche sexy



Alice Howe - "What We Got Is Gold" (in "Visions", 2019)

venerdì 23 agosto 2019

Utimo parallelo



Filippo Tuena - Ultimo parallelo (2013)



Robert Falcon Scott, esploratore britannico, dopo quasi tre mesi di marcia raggiunse il Polo Sud con quattro compagni il 17 gennaio 1912. Piantata nel ghiaccio, in quella meta agognata c'era una bandiera nera: quella del norvegese Roald Amundsen, che con i suoi aveva conquistato il Polo un mese prima. Delusi, Scott e i compagni intrapresero il percorso inverso, ma non tornarono vivi alla base. (Non è spoiler: tutto è nella Storia, come pure nella seconda, terza e quarta di copertina.)
In “Ultimo parallelo” – un ibrido tra romanzo, saggio e momoriale – Filippo Tuena racconta la spedizione di R. F. Scott, chiamata“Terra Nova”, trascinando con lui il lettore dentro la vicenda, per rivivere insieme – più di un secolo dopo – l'Avventura, dalla speranza di conquista del grande obiettivo alla cocente e definitiva sconfitta.

martedì 20 agosto 2019

Quella donna


Loro sono The Truth Band
e lei - "quella donna" - è Leela James



Leela James & The Truth Band - "That Woman" (in "All You Ready", 2019)

venerdì 16 agosto 2019

Idda



Michela Marzano - Idda (2019)



La narrante Alessandra è un'ostinata che fa scelte radicali, come tagliare i ponti con la famiglia d'origine, e suo marito Pierre è un immaturo che non affronta le situazioni difficili, come il deterioramento cognitivo senile di sua madre Annie: ma è proprio questa condizione di lei – “idda”, in pugliese – che progressivamente destabilizza i due costringendoli a cambiare. (Meno male – pensa il lettore – sono personaggi poco simpatici, forse migliorano...) Il tutto però non prende: la narrazione è piatta e l'emozione, che una tale storia dovrebbe provocare in abbondanza, latita.

lunedì 12 agosto 2019

Gusto classico


Ballata
di Frankie,
gusto classico



Frankie Lee - "Downtown Lights" (da "Stillwater", 2019)

mercoledì 7 agosto 2019

La capitale



Robert Menasse - La capitale / Die Hauptstadt (2017)



Per celebrare – nel 2018 – i cinquant'anni di istituzione della Commissione europea, a Bruxelles qualcuno progetta un grande giubileo incentrato su... Auschwitz, per sottolineare che l'Unione Europea nacque con la finalità di superare i conflitti nazionali e le discriminazioni dei “diversi” nel vecchio Continente, a suo tempo sfociate nelle atrocità naziste; e qualcuno ipotizza pure la creazione di una nuova capitale d'Europa, una città ideale, simbolo di unione... collocandola ad Auschwitz, magari. Non se ne farà nulla, come sappiamo; anche perché, velleitarie idee a parte, dopo cinquant'anni i nazionalismi in Europa permangono e addirittura si rafforzano, come ben sappiamo, altro che “prospettiva di evoluzione post-nazionale e di dimensione comune”.
Il libro offre spunti interessanti di riflessione, ma le storie tratteggiate sono troppe, con troppi personaggi, fili che si intrecciano e si disperdono, e un finale in dissolvenza che lascia nodi irrisolti e dell'amaro in bocca: romanzo, insomma, con carenza di ordine ed eccesso di fantasia – due facce della stessa medaglia.

lunedì 5 agosto 2019

A 12 anni...


Compone, suona chitarra e armonica, canta...
che vuoi di più, a 12 anni...



Jack Barksdale - "Blues For Days" (2019)

giovedì 1 agosto 2019

Lo Stradone


Francesco Pecoraro - Lo Stradone (2019)



Ma in che cosa sperate, alla fin fine? Che la terra rinasca a primavera? Che il mare e i fiumi ridiventino pescosi? Che cada ancora della manna dal cielo per degli imbecilli come voi?

È qui, in questa frase in esergo da Finale di partita di Beckett, la visione dell'autore, pessimistica più che mai (come peraltro era già era chiaro da La vita in tempo di pace). Ora, va detto subito che è un signore anziano, Francesco Pecoraro, molto consapevole del fatto che il suo futuro è breve, la fine vicina, eppure pesa questo suo veder così nero, e pesa tanto al lettore che lo ama. Perché, va pure detto subito, Pecoraro è uno scrittore amabile, bravissimo, è uno che – come qui – può parlare della periferia poco attraente di una metropoli per centinaia di pagine meravigliando in ognuna di esse per la qualità della scrittura, componendo poco per volta un grandioso quadro d'insieme, sempre coinvolgendo fortemente il lettore, nonostante il pessimismo: così lo Stradone, il piccolo mondo del narratore fatto di un passato che fu vivo, delle sue tracce, e di un presente che si trascina stanco, senza un futuro degno di tal nome che si possa intravedere, lo Stradone è pure il mondo del lettore per un po': lì, pure lui, avanti e indietro, tra la casa popolare e il bar Porcacci, come il narratore, sperando di fargli un po' di compagnia, a Pecoraro, di smuoverlo, portarlo fuori dallo Stradone ogni tanto, in gita, al mare.