mercoledì 31 dicembre 2014

Festa e Joe


Fine anno:
prepariamoci per la festa...
... e quando viene notte un ricordo anche per Joe.

 

Joe Cocker - "When The Night Comes" (live, 1992)

lunedì 29 dicembre 2014

Bijou


Patrick Modiano - Bijou / Le petite Bijou (2001)



Erano passati una dozzina d’anni da quando non mi chiamavano più “Bijou” e mi trovavo alla stazione del metrò Châtelet nell’ora di punta. Ero tra la folla che percorreva il corridoio senza fine, sul tapis roulant. Una donna indossava un cappotto giallo. Il colore del suo cappotto aveva attirato la mia attenzione e la vedevo di spalle, sul tapis roulant. Poi camminava lungo il corridoio in direzione Château-de-Vincennes. Eravamo ora immobili, stretti gli uni contro gli altri a metà scala, aspettando che la porta si aprisse. Lei stava accanto a me. Allora l’ho vista in faccia. La somiglianza di quel volto con quello di mia madre era così sorprendente che ho creduto fosse lei.
Incipit promettente: ma poi - si sappia - della storia che il lettore già pregusta Modiano fornirà solo frammenti, atmosfere… Alla fine tutti apprezzeranno la qualità della scrittura: ma sull’incompletezza, esibita e fin troppo forzata, qualcuno avrà da ridire.

giovedì 25 dicembre 2014

martedì 23 dicembre 2014

Club 777


Mesiversario importante, oggi, per me:
risulto ufficialmente iscritto al...

 

lunedì 22 dicembre 2014

60 paesi!


Su questo piccolo blog si sono affacciati, in 30 mesi, visitatori di... 60 paesi!
 
Nell'ordine: Italia, Russia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia, Ucraina, Polonia, Malesia, Paesi Bassi, Israele, Serbia, Romania, Lettonia, Indonesia, Ungheria, Spagna, Australia, Cina, Corea del Sud, Svizzera, Danimarca, Irlanda, Canada, Austria, Bielorussia, Brasile, Marocco, Svezia, Portogallo, Argentina, Belgio, India, Cile, Venezuela, Slovacchia, Sudafrica, Colombia, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Egitto, Perù, Tailandia, Singapore, Finlandia, Monaco, Algeria, Togo, Iran, Grecia, Repubblica Ceca, Arabia Saudita, Kazakistan, Taiwan, Portorico, Messico, Filippine, Nigeria, Etiopia.

Un abbraccio... mondiale!

venerdì 19 dicembre 2014

Applausi a scena vuota


David Grossman - Applausi a scena vuota (2014)



Pochi spettatori, in sala, e un testimone: sul palcoscenico l’unico attore dovrebbe fare del cabaret. Ma Dova’le (è il suo strano nome) questa sera va ben oltre le battute salaci e le barzellette audaci: mette in scena se stesso, la sua vita, la sua tragedia. Il testimone, un ex giudice convocato a bella posta, testimonierà: dirà tutto in questo romanzo. Splendido.

mercoledì 17 dicembre 2014

Simpatici inganni


Musica di chiesa, suore, una band femminile...
Simpatici inganni: a 1:22 parte il rock,
indubbiamente mascolino,
di Vintage Trouble.
 


Vintage Trouble - "Still And Always Will" (2011, video 2014)

lunedì 15 dicembre 2014

Gelide scene d'inverno


Ann Beattie - Gelide scene d'inverno / Chilly Scenes of Winter (1976)



Charles, il giovane protagonista, è molto innamorato di Laura, una donna sposata e forse irraggiungibile (“omaggio a Petrarca”, conferma l’autrice), e molto amico di Sam, un coetaneo ex compagno di scuola. Tra l’amore sognato e l’amicizia praticata, il buon Charles è al centro di accadimenti spesso minimali, che si succedono con ritmo lento: Ann Beattie osserva da fuori senza interferire, come riprendesse con una cinepresa (d’epoca: 1976) e poi traducesse i fotogrammi in una prosa essenziale, parzialmente arricchita dai dialoghi. Nelle quattrocento pagine del romanzo c'è del freddo - come suggerisce il titolo - e un’attesa che tende a stancare, ma anche un certo magnetismo che lega… Sui piatti della mia bilancia, alla fine, restano pesi sostanzialmente equivalenti.

giovedì 11 dicembre 2014

Gianni ha settant'anni!

   
Auguri al grande Gianni
che oggi compie... settant'anni!
Nel 1962, ricordo, era un ragazzo ancora
 quando esordì cantando "Andavo a cento all'ora"...
   
   

Gianni Morandi - "Andavo a cento all'ora" (1962)

mercoledì 10 dicembre 2014

Primavera di bellezza


Beppe Fenoglio - Primavera di bellezza (1959)



“Primavera di bellezza” è il terzo e ultimo romanzo di Beppe Fenoglio (1922-1963) pubblicato in vita: la maggior parte delle sue opere usciranno postume. Il suo personaggio emblematico, il piemontese e anglofilo Johnny, qui è dapprima un soldato dell’esercito italiano investito nel 1943 dal sommovimento del 25 luglio (caduta di Mussolini) e soprattutto dallo sfacelo dell’8 settembre (post-armistizio), poi un partigiano della prima ora. Johnny vive dunque sulla sua pelle gli avvenimenti cruciali e le atmosfere forti dell’anno chiave '43: il tutto arriva al lettore in modo molto diretto e schietto, ed è proprio questa, imperfezioni comprese, la caratteristica più apprezzabile del romanzo. (“Il partigiano Johnny”, noto e più corposo seguito, vedrà le stampe nove anni dopo, nel 1968.)

lunedì 8 dicembre 2014

Imagine

  
Un pensiero, oggi, per John Lennon,
9.10.1940 - 8.12.1980. 
   
 


Aveva 40 anni, oggi (mio Dio...) ne avrebbe 74. Gli piacerebbero le passeggiate nel parco con la luminosa fioritura primaverile o l'esplosione di colori autunnale.
Quando corro a Central Park passo sempre vicino a Strawberry Fields. Non ci sono campi di fragole, naturalmente, ma rose, calicanti e rododendri, alberelli di alloro e magnolie, circondati da sequoie ancora giovani e che un giorno diventeranno imponenti. Per terra c'è un mosaico regalato da alcuni artigiani di Napoli, s'intitola Imagine, come una delle sue canzoni più belle. Tra i suonatori di chitarra che si radunano lì dall'alba a mezzanotte ci sono i miei coetanei e quelli dei miei figli.

Federico Rampini 

Da: All You Need Is Love (2014)

venerdì 5 dicembre 2014

L'ultimo scalo del Tramp Steamer


Álvaro Mutis - L'ultimo scalo del Tramp Steamer (1988)


Di un vecchio cargo logoro racconta qui l’autore
e dell’ultima onda, fatale, che lo affonda
e di un fragile amore che in quell’istante muore.

mercoledì 3 dicembre 2014

Comunque notevoli

Tra le tante iniziative per il centenario dello scoppio della prima guerra mondiale, c'è questa di Joss Stone che ha reinterpretato il brano antimilitarista "No Man's Land" avvalendosi del contributo di Jeff Beck alla chitarra. Qualche critica per eccesso di sentimentalismo è arrivata, ma il brano e la voce di Joss sono comunque notevoli.
  


Joss Stone con Jeff Beck - "No Man's Land" (2014)

lunedì 1 dicembre 2014

Giuda


Amos Oz - Giuda (2014)



Due i temi principali: la nascita del cristianesimo, con rivisitazione delle figure di Gesù di Nazareth e di Giuda Iscariota, nella non univoca visuale ebraica (Oz propone una particolare chiave di lettura) e la nascita dello Stato di Israele (1948), con rivisitazione delle figure di David Ben Gurion, il principale artefice, e di Shaltiel Abrabanel (personaggio d’invenzione), l’oppositore orientato per una modalità alternativa di coabitazione tra ebrei e arabi.
Temi senz’altro interessanti, entrambi: l’intreccio del romanzo, utile e necessario per proporli, è invece debole, spesso prevedibile, dunque noioso. Dopo anni di attesa, il nuovo romanzo di Oz - purtroppo - delude.

venerdì 28 novembre 2014

Poesia, in parole e note

In "Vivavoce", il nuovo album doppio di Francesco De Gregori che contiene ventotto sue canzoni rivisitate, e rese se possibile ancora più intense, c'è questa splendida versione de "La donna cannone" - gli archi scritti e diretti da Nicola Piovani. Poesia, in parole e note.



Francesco De Gregori - "La donna cannone" (da "Vivavoce", 2014)

mercoledì 26 novembre 2014

lunedì 24 novembre 2014

Tre sentieri per il lago


Ingeborg Bachmann - Tre sentieri per il lago (1972)



Cinque racconti - pubblicati nel 1972, anno precedente la scomparsa prematura dell’autrice - con altrettante donne per protagoniste. Tratteggiandole con grande classe, Ingeborg Bachmann ne evidenzia soprattutto le debolezze: l’incapacità di vivere pienamente, o almeno con sufficiente coerenza e padronanza di sé. Ho trovato più convincenti i primi quattro racconti, ben calibrati nell’ambito della loro estensione classica, meno il quinto - che dà il nome alla raccolta -, lungo cento pagine e più disomogeneo.

venerdì 21 novembre 2014

Questione di tempo

Oh, se fosse dato all'uomo di conoscere la fine di questo giorno che incombe! Ma basta solo che il giorno trascorra e la sua fine è nota.

William Shakespeare

Da: Giulio Cesare (1599)

mercoledì 19 novembre 2014

L'originale... meravigliosa

Mi ronzava in testa ogni tanto, ma non ne ricordavo l'origine... Eccola: "In a Broken Dream" è una canzone del gruppo australiano "Python Lee Jackson" (autore uno di loro, David Bentley), che invitò a cantarla Rod Stewart: registrata nel 1969, fu rilasciata dapprima nel 1970, ma acquistò notorietà soprattutto dopo un nuovo e più deciso rilancio nel 1972. Stewart la ripropose poi in una versione più raffinata con David Gilmour alla chitarra e John Paul Jones al basso, nel 1992. Ma questa è l'originale... meravigliosa.
 


Python Lee Jackson con Rod Stewart - "In a Broken Dream" (1970)

martedì 18 novembre 2014

Roth (2014) su Portnoy (1969)

Rileggendo il Lamento di Portnoy a quarantacinque anni di distanza sono rimasto scioccato e compiaciuto: scioccato di essere stato così sconsiderato e compiaciuto di essere stato così sconsiderato. Di certo mentre scrivevo il libro non mi rendevo conto che di lì in avanti non mi sarei più liberato di questo paziente psicanalitico che chiamavo Alexander Portnoy, che stavo per barattare la mia identità con la sua e che tante persone avrebbero identificato la sua personalità e tutto il suo armamentario con i miei, e i miei rapporti con persone conosciute e sconosciute sarebbero cambiati di conseguenza.
Il lamento di Portnoy è stato il quarto dei trentuno libri che ho scritto. Quando lo scrissi, l’unica libertà che stavo cercando era liberarmi dallo scrittore che avevo cominciato a essere nei miei primi tre libri. Non ricercavo una catarsi come nevrotico o come figlio, come qualcuno ha ipotizzato, semmai di emanciparmi dagli approcci tradizionali alla narrazione. Mentre il protagonista si sforza di sfuggire alla propria coscienza morale, io cercavo di liberarmi da una coscienza letteraria che era stata costruita dalle mie letture, dalla mia scolarizzazione e dalla mia pignoleria, da una percezione convenzionale del galateo della prosa. Insofferente alle virtù della progressione logica, volevo rinnegare lo sviluppo coerente e ordinato di un mondo immaginato e avanzare alla rinfusa e freneticamente, come procede idealmente il classico paziente dell’analista fra gli spasimi della libera associazione.
Ho ritratto un uomo che è il ricettacolo di ogni pensiero inaccettabile, un uomo di trentatré anni posseduto da sensazioni pericolose, opinioni sgradevoli, rancori feroci e sentimenti sinistri, e naturalmente perseguitato dalla presenza implacabile della lussuria. Insomma, ho scritto di quella parte di asocializzato che è dentro quasi tutti noi, e che ognuno affronta con vari gradi di successo. Qui captiamo Portnoy intento allo sforzo estemporaneo del paziente psicanalitico di gestire (o malgestire) il proprio disordine.
Portnoy abbonda di ira quanto di lussuria. Chi non è così? Qual è la parola chiave dell’incipit dell’Iliade? L’ira. Così comincia l’intera letteratura europea: cantando l’ira virile di Achille. Uno scrive un libro repellente (e il Lamento di Portnoy da molti è stato visto unicamente in questa veste) non per essere repellente, ma per rappresentare il repellente, per diffondere il repellente, per svelarlo, per mostrare che aspetto ha e cos’è. Cechov diceva saggiamente che il compito dello scrittore non è risolvere i problemi, ma presentare il problema in modo appropriato.
Dal momento che la regola di base freudiana è che nulla, in una storia personale, è troppo insignificante o volgare per parlarne, e nulla, allo stesso modo, è troppo mostruoso o troppo grande per parlarne, la sessione psicanalitica offriva il vascello appropriato per contenere tutto. L’ufficio dell’analista, l’ambientazione del libro, è quel posto dove non si deve censurare nulla. La regola è che non c’è nessuna regola, e questa è stata la regola che ho seguito per tratteggiare la derisione satirica di un figlio della propria famiglia ebrea, dove l’oggetto più comico della derisione si rivela essere proprio il figlio che la deride. L’aggressività sgraziata della satira, combinata all’iperrealismo della satira — il ritratto che rasenta la caricatura, l’appetito comico per l’inconsueto — ovviamente non sono piaciute a tutti. Io, d’altra parte, sulle ali della gaiezza sono volato lontano dai miei primi tre, rispettabili libri.
La grottesca concezione che ha Portnoy della propria vita era molto influenzata da regolamenti, inibizioni e tabù che non hanno più alcuna presa sulla gioventù eroticamente affrancata dei nostri giorni, nemmeno nel più sperduto paesucolo degli Stati Uniti. Ma in un’adolescenza americana degli anni Quaranta — un lungo mezzo secolo prima che la pornografia in Rete fosse anche soltanto un sogno — queste costrizioni predominavano, nell’angusto contesto in cui Portnoy, tra mille inquietudini, stava diventando grande. Grazie alla drastica alterazione della prospettiva morale negli ultimi quarantacinque anni, le notizie sessuali così apparentemente calamitose quando Portnoy strombazzò per la prima volta all’analista la sua storia fallica, nel 1969, ormai sono state disintossicate. Sotto questo aspetto, il mio libro sregolato ormai è datato quanto La lettera scarlatta o il suo compagno di scuderia di fine anni Sessanta, Coppie di John Updike, un altro romanzo genitalico che all’epoca scioccò ancora a sufficienza da mettere in discussione certezze sociali già vacillanti sui confini dell’eros e le prerogative della lussuria.
Alexander Portnoy, riposa in pace.
- PHILIP ROTH

(Da: la Repubblica 17.11.2014, che riprendeva dal NYT)

lunedì 17 novembre 2014

Una sterminata domenica


Claudio Giunta - Una sterminata domenica (2013)



Riflette, l’autore, dotto e brillante,
sul Bel Paese di ieri e di oggi,
ora partendo da un Ugo Fantozzi
e ora invece da un Luciano Moggi:
la domenica, dice, qui non termina mai,
è una festa continua… in un mare di guai.

venerdì 14 novembre 2014

La cometa

 
Disse uno:
"Dieci lunghi anni...
e siamo arrivati sulla cometa!"
 
"Pensare che tra una quarantina di giorni...
arriva lei da noi, come d'abitudine", chiosò l'altro.
    
   

giovedì 13 novembre 2014

I potenti BSC!


Rieccoli qui:
i potenti BSC!
  
 

Black Stone Cherry - "Remember Me" (da "Magic Mountain", 2014)

martedì 11 novembre 2014

Mi piacciono loro!


Il video non è granché,
mentre invece... mi piacciono loro!
 
  

Marta sui Tubi - "A modo mio" (da "Salva Gente", 2014)

lunedì 10 novembre 2014

Cartongesso


Francesco Maino - Cartongesso (2014)



Michele Tessari, trentasette anni (nel 2009), vive a Insaponata di Piave nel “Venetorientale” (“Cisalpinia”, Italia) e fa l’avvocato “di casi disperati”. “Cartongesso” è il suo “urlo accanito”, il suo “delirio matto” - per usare le parole dell’autore nella nota in calce: è la denuncia del piccolo mondo marcio che gli sta intorno, dominato dalla “classe dirigente più ignorante, bifolca, analfabeta e scaltra e, nel contempo, più affamata d’Europa”, imbruttito dalla cementificazione e cartongessatura - il suolo da tempo finito -, destabilizzato dalla disintegrazione sociale, tra arricchiti negli anni buoni che ostentano e giovani ricchi che pure ostentano ma a volte tremano, tra sempre poveri che sempre soffrono e poveri nuovi, immigrati da est e da sud, che arrancano, faticando o trafficando.
Con acredine particolare, perché li conosce e disprezza da vicino, Michele Tessari denuncia gli avvocati spregiudicati, tutti “raggiro e cravatta”, “topi togati che giocano con la pelle della gente”, sempre a rosicchiare dove possono, più che possono.
E poi però non manca, Michele Tessari, di denunciare anche se stesso, il suo disadattamento, la sua crescita difettosa e incompleta che ne ha fatto “un ometto contorto” con “una visione paurosa” del mondo che lo circonda, e dunque “un intruso”.
In un finalino privo di dettagli, quasi di sfuggita, l’autore informa che Michele Tessari, “irrimediabilmente segnato da un destino sinistro, quello dei pazzi”, muore il 6.12.2009: agevolando il suo distacco, vien da credere.
Con “Cartongesso”, esordio roboante, Francesco Maino scuote il panorama letterario nostrano con un’opera forte e diversa: con echi di Bernhard - perfino -, di certe sue pagine cariche di ossessioni e delle sue bordate contro gli elementi che giudicava più deteriori e insopportabili dell’Austria, il paese natale.

venerdì 7 novembre 2014

Neil può farlo


Con tanto di orchestra e coro?
 Ma sì, Neil può farlo.

 

Neil Young - "Who's Gonna Stand Up" (da "Storytone", 2014)

giovedì 6 novembre 2014

Brittany, padrona della sua vita

Ventinove anni, un tumore maligno al cervello riscontrato dieci mesi fa e ormai incurabile, ha deciso di morire sabato 1 novembre, adeguatamente assistita: questo è un pensiero per lei, Brittany Maynard, che ha voluto essere fino all'ultimo padrona della sua vita.

 

mercoledì 5 novembre 2014

L'Italia degli altri


Mario Fortunato - L'Italia degli altri (2013)



In tre piacevoli narrazioni suggerite da esperienze personali e ambientate rispettivamente nel Sud- Nord- e Centro Italia, l’autore propone una serie di interessanti considerazioni sul Bel Paese fatte da artisti stranieri, per gran parte letterati, del passato e del presente. Domina l’ammirazione per il paesaggio e per l’arte, ma non mancano le critiche verso i responsabili delle deturpazioni del paesaggio stesso nonché della carente preservazione e valorizzazione del patrimonio artistico (o di una sua parte significativa, almeno): tanto che Henry James, ad esempio, grande innamorato in particolare di Firenze, proponeva per la città una sorta di tutela internazionale… Tra i problemi dell’Italia, di ieri e di oggi, uno rimane prioritario: gli italiani.

lunedì 3 novembre 2014

Nostalgia di Annie

Annie Lennox - alle soglie dei sessant'anni, che farà il giorno di Natale prossimo - si ripropone elegantemente con un album di grandi classici: il titolo è... "Nostalgia".

 

Annie Lennox - "Summertime" (da "Nostalgia", 2014)

giovedì 30 ottobre 2014

Quantità mitizzata e qualità trascurata

Un quarto delle case italiane è disabitato, ma la superficie cementificata (secondo i dati del censimento 2011) è raddoppiata negli ultimi vent’anni. La produzione di cibo mondiale sarebbe in grado di sfamare dodici miliardi di persone (stima Fao), ma circa un miliardo degli attuali viventi patisce la fame, e secondo alcune stime non viene consumato circa il quaranta per cento del cibo disponibile. È dunque la cattiva o maldestra o iniqua gestione di ciò che abbiamo, a doverci preoccupare; non la quantità insufficiente di beni, ma la qualità scadente della loro distribuzione e - soprattutto - della distribuzione del potere d’acquisto tra gli umani. Nel mondo non si muore di fame perché non c’è cibo a sufficienza, ma perché mancano i soldi per comperarlo. In Italia non si è senza casa perché non ci sono case, ma perché ai proprietari conviene tenerle sfitte, o sono troppo brutte e deteriorate, o troppo care per chi le cerca. Bisognerebbe dirlo in modo meno schematico: ma ogni discorso che enfatizza la quantità (più cemento, più cibo per ettaro, più consumo dei suoli) odora di vecchio e/o di speculazione; ogni discorso sulla qualità è vitale, socialmente generoso, culturalmente nuovo. Di questo scontro epocale tra quantità mitizzata e qualità trascurata la politica discute pochissimo. Anche per questo è sempre meno appassionante.

Michele Serra

("L'amaca", in "la Repubblica" - 29.10.2014)

mercoledì 29 ottobre 2014

Automobili a Detroit


Nel video di "Detroit Made",
brano dell'ultimo album di Bob Seger,
c'è una gran profusione di automobili, ovviamente
- tra le quali, com'è noto, s'è infiltrata anche un po' d'Italia...
 


Bob Seger - "Detroit Made" (da "Ride Out", 2014)

martedì 28 ottobre 2014

L'età delle promesse


Mark Slouka - L'età delle promesse / Brewster (2013)



Prendi quattro adolescenti - tre maschi e una femmina -, alla fine degli anni sessanta, in una cittadina americana. Sviluppa amicizia, tra loro, e anche amore. Mettici un bel po’ d’inquietudine, per via dell’età, e guai famigliari abbondanti, con dolore dunque sparso qua e là, e rabbia che poi sfocia in violenza crescente, fino a un tragico acme. Correda con citazioni da brani musicali del tempo, e aggiungi echi dal Vietnam, lontani.
Potrebbe anche uscirne un ottimo libro... Invece “L’età delle promesse” promette bene solo all’inizio, ma poi cala presto, e delude. Per la profondità relativa di personaggi e situazioni, e per la scrittura: Slouka, insegnante di letteratura e scrittura creativa, alterna belle frasi e frasi strane, con dialoghi per solito contorti. Tutto voluto, chiaramente. Dice, Slouka, in un passaggio esplicito: “La vita non è semplice. Nemmeno la letteratura dovrebbe esserlo.” Ma le complicazioni create ad arte, se a volte intrigano, più spesso disturbano.

lunedì 27 ottobre 2014

Ciao, Jack, grazie



Cream* - "Sunshine of Your Love" (live, 1968)

Ciao e grazie,
grande Jack Bruce
(14.5.1943 - 25.10.2014)

* Cream  (1966-1968, ed episodica reunion 2005): 
Eric Clapton, chitarra e voce, Jack Bruce, basso e voce, Ginger Baker, batteria

venerdì 24 ottobre 2014

COLOSSEUM fantastici!



Jon Hiseman
Chris Farlowe
Dave Greenslade
Barbara Thompson
Clem Clempson
Mark Clarke

(Età: dai 64 di Clempson ai 74 di Farlowe...)

COLOSSEUM a Steinegg Live (BZ, Italia), 23.10.2014: come sempre... fantastici!

giovedì 23 ottobre 2014

Due

    
     Quando saremo due saremo veglia e sonno
     affonderemo nella stessa polpa
     come il dente di latte e il suo secondo,
     saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
     come i cieli, del giorno e della notte,
     due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
     come i tempi del battito
     i colpi del respiro.
     Quando saremo due non avremo metà
     saremo un due che non si può dividere con niente.
     Quando saremo due, nessuno sarà uno,
     uno sarà l'uguale di nessuno
     e l'unità consisterà nel due.
     Quando saremo due
     cambierà nome pure l'universo
     diventerà diverso.

Erri De Luca

mercoledì 22 ottobre 2014

Fresco di registrazione


Dall'ultimo album di Sarah Jane Morris, fresco di registrazione.
 


Sarah Jane Morris - "No Beyonce" (da "Bloody Rain", 2014)

martedì 21 ottobre 2014

A sangue freddo


Truman Capote - A sangue freddo / In Cold Blood (1966)



«Il più alto, un tipo smilzo con capelli biondastri, tagliati a spazzola, aveva un sorriso cordiale e dei modi educati, il suo compagno, il “piccoletto”, che nella destra stringeva un’armonica e con la sinistra reggeva una valigia di vimini rigonfia, pareva “abbastanza simpatico”, timido ma piacevole.»
Questa l’apparenza: hanno sterminato un’intera famiglia, i due, a sangue freddo. Per dei soldi che nemmeno c’erano.
Truman Capote racconta i fatti - realmente accaduti -, le persone, i loro retroterra, scavando a fondo. Fornisce tutti gli elementi, ma non dà giudizi - lo faccia il lettore, se vuole. Può essere anche facile, in casi del genere. Molto più difficile, forse impossibile, è capire. Chi sono questi? Pazzi? Animali? E poi, allora, che pena meritano?
A partire dalla cronaca giornalistica, “A sangue freddo” è un grande romanzo, con una storia forte narrata sapientemente, ricca di domande sulle quali meditare, e alle quali - solo dopo - eventualmente rispondere.

lunedì 20 ottobre 2014

Coincidenze

Ci sono coincidenze che, violando ogni possibile previsione, possono diventare intollerabili perché suggeriscono un mondo retto da leggi che non conosciamo e che non appartengono al nostro ordine abituale.

Álvaro Mutis

Da: L'ultimo scalo del Tramp Steamer (1988)

venerdì 17 ottobre 2014

giovedì 16 ottobre 2014

Suonai con Tony!


Un dì
(incredibile)
 suonai con Tony!



Tony Rusconi (Forum Quintet) - "Clownerie" (live, 2007)

mercoledì 15 ottobre 2014

Ammirevole Peggy


Ammirevole la sua collezione veneziana
- che ho potuto visitare qualche giorno fa:
 e d'altronde, direi, era ammirevole pure lei!



Peggy Guggenheim (1898 - 1979)

martedì 14 ottobre 2014

Morte di un uomo felice


Giorgio Fontana - Morte di un uomo felice (2014)



Intanto, la scrittura: è didascalica, piatta - o movimentata da dettagli insignificanti -, dunque poco gradevole, per me. Poi i contenuti: nel 1981 Giacomo Colnaghi è un magistrato del Tribunale di Milano che si occupa di terrorismo; essendo credente (della sottospecie “cattolico indipendente”), ha due grossi problemi: il primo sta nella difficoltà sovrumana di conciliare la bontà e la giustizia divina, e qui una teologa lo conforta, gli spiega che per il Dio della Bibbia (quello che, a quanto si legge, punisce a tutto spiano, anche orrendamente) “la giustizia è misericordia”; il secondo, più pressante per via del suo lavoro, sta nel conciliare la bontà e la giustizia degli uomini: e qui è pure più dura, perché lui - informa Fontana - “se ne avesse avuto la possibilità avrebbe salvato tutti, dal primo all’ultimo” - ma un magistrato non può, accidenti, sicché è dibattuto… E però, nonostante i problemi (qualcuno, minore, anche in famiglia), Giacomo Colnaghi è comunque felice: per il sostegno della fede, sembra di capire, e perché appagato dalla possibilità di “contribuire anche minimamente a creare un ordine giusto”. Quando poi muore, ammazzato dai terroristi, ha il tempo di rivolgere, serenamente, un pensiero a tutti i suoi cari, l’ultimo al padre (intercalata, nel romanzo c’è anche la sua storia, di partigiano ammazzato dai fascisti): “Ciao, papà, non vedo l’ora di incontrarti, so che non avrei dovuto morire in questo modo atroce e lasciare la mamma da sola, ma è andata così. Ho fatto bene? Sei fiero di me? Io di te lo sono sempre stato…” Va be’, si è capito: contrariamente ai giudici del Campiello, non ho proprio gradito.

lunedì 13 ottobre 2014

Al di là della bellezza

Brano e video sono del 2013, ma il lancio vero e proprio è dei giorni scorsi. So che i due giovani sono francesi e... nulla più: comunque, al di là della bellezza di lei, apprezzo.



The Avener - "Fade Out Lines" (2013/14)

venerdì 10 ottobre 2014

Il giorno dopo


Premio Nobel per la Letteratura 2014


 A Philip Roth... no e poi no!
L'hanno dato a Modiano.*

(* Pronuncia alla francese,
con l'accento sulla o!)

giovedì 9 ottobre 2014

Nobel a Philip Roth


Sarà la volta buona?
Glielo daranno questo Nobel strameritato?

 

Ecco l'annuncio che oggi vorrei sentire: "The winner is... Philip Roth, of course!"

martedì 7 ottobre 2014

Rivoluzione imminente

C'è questo brano che parla di rivoluzione in "No Fixed Address", l'ottavo album dei canadesi Nickelback. Uscirà il mese prossimo. Dunque... la rivoluzione è imminente...



Nickelback - "Edge Of A Revolution" (sarà in "No Fixed Address", 2014)

lunedì 6 ottobre 2014

Ballando a notte fonda


Andre Dubus - Ballando a notte fonda / Dancing After Hours (1966)



C’è molta tristezza, perlopiù legata a condizioni variamente invalidanti, dalla claudicazione alla tetraplegia, in questi ultimi racconti di Dubus (la raccolta è del 1996, lui, da tempo costretto all’uso della carrozzina dopo un incidente, morirà nel 1999); e c’è, come dire, un senso di freddo che spesso serpeggia… Ma c’è pure un desiderio ricorrente di tregua, un anelito di pace interiore, di serenità almeno transitoria; come, ben evidente, c’è la voglia di vivere, nonostante tutto, finché è possibile: nell’ultimo racconto - quello, struggente, che dà il titolo alla raccolta - il tetraplegico, legato all’istruttore, si lancia con il paracadute, la discesa che diventa un volo… e pazienza se nell’atterraggio sfortunato avrà un trauma aggiuntivo alle gambe; a notte ormai fonda, poi, con Sinatra che dal disco canta “balliamo questo valzer nella meraviglia di essere qui, il tempo corre e noi ci siamo, e poi non ci siamo più”, balla pure lui, come può, con la sola testa, giù, a destra, a sinistra... La vita è una danza.

giovedì 2 ottobre 2014

Bello forte

All'inizio dello scorso settembre è uscita una ricca compilation di Richie Kotzen, un doppio album con brani storici e due pezzi nuovi: uno è questo, "War Paint", bello forte.



Richie Kotzen - "War Paint" (da "The Essential Richie Kotzen", 2014)

mercoledì 1 ottobre 2014

Intelligenti veri (e no)

Gli intelligenti veri sanno adeguarsi al livello mentale degli altri, percepiscono subito se potranno essere capiti o no, non si pavoneggiano, si nascondono, imparano a gestirsi. Inutile dispiegare grandi potenze se la strada da fare è poca e soprattutto se è controproducente, se irrita l'interlocutore… L'intelligenza esibita può essere intimidatoria, fastidiosa, in definitiva stupida.

Francesco Pecoraro

Da: La vita in tempo di pace (2013)

martedì 30 settembre 2014

Il libro delle mie vite


Aleksandar Hemon - Il libro delle mie vite /The Book of My Lives (2013)


Frammenti autobiografici di Hemon, bosniaco nonché statunitense dopo l’emigrazione nel 1992 allo scoppio della guerra balcanica: scrittura bella, coinvolgente, con acme di commozione nel finale quando Hemon racconta la morte della sua piccolissima figlia Isabel.

lunedì 29 settembre 2014

Riecco "Kayla"

Esce oggi "Seconde Nature", nuovo (secondo) album del supergruppo americano Flying Colors (Casey McPherson voce e chitarra ritmica, Steve Morse chitarra solista, Neal Morse tastiere, Dave LaRue basso, Mick Portnoy batteria): in attesa di sentirlo, riecco "Kayla", un "grandioso" brano del primo album (2012, stesso nome della band).

 

Flying Colors - "Kayla" (da "Flying Colors", 2012 - video 2013)

giovedì 25 settembre 2014

Debutto di Guy

Guy Pearce, attore australiano con trascorsi minori in campo musicale, debutterà nel prossimo novembre, a 47 anni, con un album intitolato "Broken Bones" contenente dieci brani di sua composizione. Per ora c'è questo anticipo, "Storm", molto interessante...

 

Guy Pearce - "Storm" (sarà in "Broken Bones", 2014)

martedì 23 settembre 2014

Canale Mussolini


Antonio Pennacchi - Canale Mussolini (2010)



Un discendente diretto racconta oggi le travagliate vicende, nella prima metà del ‘900, della famiglia contadina Peruzzi, vicende che si incrociano con quelle della Storia d’Italia - guerre, ventennio fascista e tutto il resto. Racconta, il narratore, dei Peruzzi rossi socialisti che, legati al rosso socialista Mussolini e a certi suoi fedelissimi anche da conoscenza personale, diventarono neri agli albori del fascismo, un po’ per credenza e un po’ per convenienza, come tanti; e dei Peruzzi che nel 1932 migrarono “per fame” - una di tremila famiglie - dalla pianura veneto-romagnola all’Agro Pontino, territorio laziale già paludoso in corso di imponente bonifica; e dei Peruzzi che rimasero riconoscenti per quella Terra Promessa da coltivare per vivere; e di quelli tra loro che diedero in cambio la vita, e degli altri che in qualche modo sopravvissero… Racconta, il narratore, “la verità dei Peruzzi”: la loro visione dei fatti, ovviamente di parte.
Quello che si legge è un romanzo ottimamente scritto, molto coinvolgente - cioè capace di indurre reazioni forti, di segno vario - e storicamente ben documentato: un romanzo (non un libro di storia!) nel quale io non ho trovato quella “esaltazione del fascismo” di cui ha parlato qualcuno - magari ricordando anche il Pennacchi di destra, prima che di sinistra e infine forse di centro… No, il senso critico storico non difetta, nel fondo di queste pagine. Ma forse occorre ripetere: “Canale Mussolini” (titolo che fa riferimento all’opera chiave per la bonifica dell’Agro Pontino, un canale che nel 1944 vide anche fronteggiarsi sui due argini i tedeschi-repubblichini e gli anglo-americani) è il bellissimo romanzo, premiato con lo Strega 2010, che racconta i Peruzzi, la loro storia, la loro “verità”.

lunedì 22 settembre 2014

L'omonimo brano

Esce domani "Different Shades of Blue", il nuovo album - undicesimo in studio - del chitarrista-cantante Joe Bonamassa: ecco qui, primo singolo estratto, l'omonimo brano.
 
 

Joe Bonamassa - "Different Shades of Blue" (dall'album omonimo, 2014)

giovedì 18 settembre 2014

Il primo dei due

Quinto album in studio, quest'anno, per gli americani The Gaslight Anthem, titolo "Get Hurt". Ecco "Rollin' and Tumblin'", il primo dei due singoli con video per ora disponibili.
 
  

The Gaslight Anthem - "Rollin' and Tumblin'" (da "Get Hurt", 2014)

mercoledì 17 settembre 2014

Ardua sfida (per noi vecchi)

Credo che una delle sfide più difficili della vecchiaia sia continuare a pensare al mondo anche senza di noi, che diventiamo ogni giorno un po' meno indispensabili.

Michele Serra

Da: "la Repubblica" (rubrica "L'amaca"), 16.9.2014

martedì 16 settembre 2014

Il senso di una fine


 
Julian Barnes - Il senso di una fine /The Sense of an Ending (2011)



La fine di una vita - dice Barnes - spesso comincia in anticipo: con la “fine di ogni probabilità che qualcosa in quella vita cambi”. Il narratore e protagonista di questa storia, Tony Webster, è esattamente in questa situazione: sta nel tempo dei ricordi, e dei bilanci… quando all’improvviso un pezzo del suo passato riemerge con una nuova appendice, tale da imporre la rievocazione, il ripensamento, il ravvedimento. E necessariamente una riflessione generale sulla vita - quella che è stata, ma soprattutto quella che a Tony Webster rimane: la fine - per lui, per tutti - non è mai segnata, può sempre ritrovare un (nuovo) senso.
Dunque: scrittura di qualità, interessanti riflessioni indotte, forse qualche artificiosità nella trama, tensione mantenuta alta fino all’ultima pagina… Julian Barnes: buona la mia prima.

lunedì 15 settembre 2014

Rock italico


Oggi qui si riprende con il rock italico
del sempre valido Enrico Ruggeri
(un po' aiutato da Ale e Franz)
   
  

Enrico Ruggeri - "In un paese normale" (2014)

venerdì 5 settembre 2014

Aiuta a mentire

La lingua è una cosa che si eredita, non si è mai se stessi mentre si parla, anche questo aiuta a mentire.

Cees Nooteboom

Da: Le volpi vengono di notte (2009)

giovedì 4 settembre 2014

Prolifico Ryan

Quattordicesimo album - dal 2000! - per il prolifico Ryan Adams: uscirà il 9 settembre e si intitolerà... "Ryan Adams". Questa "Gimme Something Good" sarà la prima traccia.



Ryan Adams -"Gimme Something Good" (sarà in "Ryan Adams", 2014)

martedì 2 settembre 2014

Il silenzio di Laura


Paula Fox - Il silenzio di Laura /The Widow's Children (1976)



Laura è una donna insensibile, dalla “suprema indifferenza”, che vive come se “il mondo fosse solo una bolla espansa di sé”. Ma tutta la sua famiglia - madre, fratelli, figlia - ha un che d’analogo: la “perversione dei Maldonada”, la definisce un amico, “gente che non ha firmato alcun contratto sociale”. Sono tutte, nella realtà, persone irrisolte, tormentate, infelici, costantemente immerse - nelle inquadrature della Fox - in atmosfere assai cupe. Il romanzo è dunque pesante, e decolla a fatica… ma poi il “volo” si stabilizza, fino a prendere decisamente quota: a catturare sono le vicende, che si movimentano dopo la staticità iniziale (un'ottantina di pagine in una soffocante stanza d’albergo), l’approfondimento psicologico dei personaggi e pure un certo magnetismo nella scrittura della Fox. Il giudizio, alla fine, è sostanzialmente positivo. 

P.S.: Leggo nella biografia della scrittrice - non allevata dai genitori e lei stessa responsabile della cessione in adozione di una figlia avuta da adolescente - elementi chiaramente riversati in questa storia.
P.P.S... “quasi gossip”: Quella figlia che Paula Fox ebbe da adolescente è la madre di Courtney Love, cantante e attrice, nonché moglie e vedova di Kurt Cobain, dei Nirvana, suicida nel 1994.

lunedì 1 settembre 2014

Suggestiva "Rainbow"

Robert Plant, con la band The Sensational Space Shifters, ha realizzato l'album "Lullaby and... The Ceaseless Roar" che uscirà l'8 settembre prossimo: contiene la suggestiva "Rainbow", qui proposta live (riprese effettuate nei concerti estivi di Padova e Ostrava).



Robert Plant - "Rainbow" (live, 2014)
(Sarà in "Lullaby and... The Ceaseless Roar", 2014)