Robert Menasse - La capitale / Die Hauptstadt (2017)
Per celebrare – nel 2018 – i cinquant'anni di istituzione della Commissione europea, a Bruxelles qualcuno progetta un grande giubileo incentrato su... Auschwitz, per sottolineare che l'Unione Europea nacque con la finalità di superare i conflitti nazionali e le discriminazioni dei “diversi” nel vecchio Continente, a suo tempo sfociate nelle atrocità naziste; e qualcuno ipotizza pure la creazione di una nuova capitale d'Europa, una città ideale, simbolo di unione... collocandola ad Auschwitz, magari. Non se ne farà nulla, come sappiamo; anche perché, velleitarie idee a parte, dopo cinquant'anni i nazionalismi in Europa permangono e addirittura si rafforzano, come ben sappiamo, altro che “prospettiva di evoluzione post-nazionale e di dimensione comune”.
Il libro offre spunti interessanti di riflessione, ma le storie tratteggiate sono troppe, con troppi personaggi, fili che si intrecciano e si disperdono, e un finale in dissolvenza che lascia nodi irrisolti e dell'amaro in bocca: romanzo, insomma, con carenza di ordine ed eccesso di fantasia – due facce della stessa medaglia.
Il libro offre spunti interessanti di riflessione, ma le storie tratteggiate sono troppe, con troppi personaggi, fili che si intrecciano e si disperdono, e un finale in dissolvenza che lascia nodi irrisolti e dell'amaro in bocca: romanzo, insomma, con carenza di ordine ed eccesso di fantasia – due facce della stessa medaglia.
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