Richard Yates - Il vento selvaggio che passa / Young Hearts Crying (1984)
Amori e amicizie in un gruppo di artisti, o aspiranti tali, con al centro della scena le vicende di Michael e Lucy, una coppia che presto scoppia, con figlia che poi sbanda: sempre apprezzabile lo stile narrativo, nel romanzo – e credo in tutta la produzione di Yates – risalta l'instabilità dei singoli e quella dei rapporti interpersonali, da cui un clima generalmente negativo alla lunga piuttosto pesante: tra le mie (cinque) letture dell'autore, non a caso, continuo a preferire i racconti di “Undici solitudini”, nei quali tensioni e negatività sono concentrate e chiuse in breve, anziché dilatate fin troppo.
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