Carmine Abate - La collina del vento (2012)
Le origini, la terra natìa! Leitmotiv dei romanzi di Abate,
il tema è riproposto - ovviamente, inesorabilmente - anche qui, in ogni singolo capitolo di quest'ultima opera:
che, pur premiata con il Campiello, mi è parsa in realtà piuttosto modesta, inferiore anche
ad altre dello scrittore calabrese-trentino d’adozione (piuttosto, consiglierei
"Tra due mari", ad esempio). Quanto alla forma, poi, la scrittura di Abate è piana, troppo: la movimentano giusto i termini
dialettali, abbondanti, e qualche aggettivazione ardita (in un momento erotico,
ricordo, per dire, dei seni "guizzanti"...).
Comunque - tema che prende, evidentemente, e scrittura popolare - è
arrivato il premio prestigioso e le vendite stanno andando forte: ergo... Abate
continuerà così.
(Agli amici... lo sconsiglio.)
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