Richard Ford - Canada (2012)
Dell Parsons, figlio quindicenne di due rapinatori di banca, arrestati e imprigionati, rimasto solo dopo la fuga verso l’ignoto della sorella gemella Berner, lascia gli States e inizia una nuova vita in Canada. Attraversa un confine, dice Ford, come succede a tanti, per passare “da un modo di vivere che non funziona a uno che funziona”. Dell, che pure si ritrova in altre situazioni difficili, ce la fa per la sua capacità di adattamento: perché, dopo averlo accettato, impara a vivere il presente, e a costruirsi passo passo il suo personale futuro. Sa, gliel’hanno detto, che “la vita che ci passano è vuota: tocca a noi metterci dentro la parte della felicità”.
Bella storia? Sì, teoricamente. Ma Ford, uno che mi è sempre piaciuto, questa volta racconta - con la voce di Dell, il protagonista di vicende così forti… - in maniera troppo pacata, distaccata, lenta: spenta.
Bella storia? Sì, teoricamente. Ma Ford, uno che mi è sempre piaciuto, questa volta racconta - con la voce di Dell, il protagonista di vicende così forti… - in maniera troppo pacata, distaccata, lenta: spenta.
(Agli amici - a malincuore, perché ho stima di Ford - lo sconsiglio...)
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