James Salter - Tutto quel che è la vita / All That Is (2013)
James Salter ha pubblicato questo romanzo nel 2013, a 88 anni; l’ultimo dei suoi cinque romanzi precedenti risaliva agli anni ’70 - poi aveva scritto altro: racconti, poesie, memorie, sceneggiature per il cinema. In Philip Bowman, il protagonista di Tutto quel che è la vita, ha messo molto di sé, chiaramente, dall’esperienza in marina nella seconda guerra mondiale fino a certi accadimenti dell’età avanzata: privilegiando soprattutto gli amori, spesso importanti, nel bene o nel male. Romanzo di una vita, dunque: Salter racconta con scrittura piana, fluida, essenziale ma non scarna, sempre capace di valorizzare il dettaglio significativo. Potrebbe essere un romanzo bellissimo… non fosse per qualche calo di tensione legato soprattutto alla discontinuità - i capitoli come una successione di racconti -, qualche sussulto nelle scene di sesso per certi termini forti - calcati dal traduttore? - che sembrano stonare nel clima generale, qualche perplessità per la dominanza narrativa assoluta delle azioni sui pensieri retrostanti. Sta di fatto che il libro di “nonno James” - io, ringiovanendomi un po’, sono stato per qualche giorno “il nipote” - l’ho letto con molto piacere.
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