Isaac Bashevis Singer - Keila la Rossa / Yarmeh and Keyleh (1977)
La storia di Keyla la Rossa è buona e promettente giusto per un capitolo, una trentina di pagine. Poi procede a strappi, perlopiù legati agli umori altalenanti della protagonista e dei comprimari, ingarbugliandosi e perdendo presto credibilità e interesse. Nonostante la buona qualità formale della scrittura, i riferimenti storici - siamo all'inizio del '900, tra Polonia e Stati Uniti - e le annotazioni filosofiche di passaggio che vorrebbero impreziosire la narrazione, il livello cala via via inesorabilmente, sicché il giudizio finale è decisamente negativo.
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