giovedì 8 novembre 2018

Asimmetria


Lisa Halliday - Asimmetria / Asymmetry (2018)



Diciamolo subito: Lisa Halliday è stata amante di Philip Roth, lei venticinquenne, lui quarant'anni più vecchio. Nella prima parte di “Asimmetria” questo loro rapporto ispira fortemente la narrazione, con Roth trasposto nell'affermato scrittore Ezra Blazer e lei in una lavorante nell'editoria, aspirante scrittrice: la costruzione appare qui piuttosto artificiosa, a volte temeraria, e non convince granché. Segue un racconto del tutto diverso, perlopiù ambientato in Medio Oriente, decisamente più riuscito. E poi il finale, un'intervista a Ezra Blazer nella quale egli – brillante alter ego di Roth – si apre, disserta, gigioneggia e trova anche il modo di elogiare il romanzo breve di una giovane scrittrice uscito da poco... probabilmente il racconto di cui sopra. “Asimmetria” è un romanzo... decisamente asimmetrico, fatto di componenti diverse, stranamente assemblate, buone e meno buone; resta il fatto che questa Lisa Halliday, all'esordio, lascia il segno, mostrando di sapersi esprimere anche su alti livelli: sarà da seguire.

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