giovedì 17 ottobre 2019

I racconti di Kolyma



Varlam Ŝalamov - I racconti di Kolyma (1978)



Varlam Šalamov (1907-1982) fu condannato nel 1929 a tre anni di lavori forzati per ever criticato Stalin; nel 1937, accusato di “attività trotzkiste”, fu deportato alla Kolyma, nell'estremo Nord-Est russo, ove rimase in prigionia per quattordici anni, più altri due a completamento dell'ultima attività coatta come infermiere. Al rientro si ritrovò senza famiglia. Ne “I racconti di Kolyma” narra le terribili condizioni della prigionia e dei lavori forzati. Il libro, finito nel 1973 e stampato per la prima volta a Londra nel 1978, è stato riproposto e valorizzato solo a partire dal 2009. Dalla prefazione di Leonardo Coen: “Lo studioso americano Robert Conquest, autore del saggio “Kolyma. The Arctic Death Camps” (1978), ha calcolato che nella regione della Kolyma, tutta ghiacci, paludi e monti aridi a nord della Siberia orientale, in un territorio vasto quasi quanto la Francia, sono stati creati 125 lager correzionali di lavoro, e un numero imprecisato di altri campi che da essi dipendevano (ma di cui non vi è traccia) e che circa tre milioni dei numerosissimi detenuti, impiegati come schiavi nelle miniere d'oro e d'uranio o nella costruzione di strade, ferrovie e caserme, vi trovarono la morte.”

Nessun commento:

Posta un commento