Colum McCann - Apeirogon (2020)
Rami Elhanan, israeliano, nel 1997 perse la figlia Smadar, 14 anni, vittima di attentato terrorista; Bassam Aramin, palestinese, nel 2007 perse la figlia Abir, 10 anni, uccisa dal fucile di un soldato israeliano: i due, diventati amici, ora si spendono per la pace fra i loro popoli.
L'irlandese Colum McCann, che ben conosce i conflitti tra le due componenti della sua isola, qui si addentra efficacemente nelle vicende umane, spesso tragiche, di quel “paese edificato su instabili placche tettoniche” che è Israele, raccontando principalmente le storie di Rami e Bassam, che insieme si battono per la pace – a partire da un ovvio “non finirà finché non parliamo”, ma andando poi molto oltre; questo suo “Apeirogon” – parola che significa “poligono con un numero infinitamente numerabile di lati” – è un libro strano e avvincente, fatto di 1001 pezzi sparpagliati di un puzzle da assemblare piano, soffrendo empaticamente, ma godendo per una grande lettura, regalata da un grande autore.
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