Joshua Ferris - The Unnamed (2010) / Non conosco il tuo nome
Questo romanzo è una classica “americanata”* (senza offesa per gli americani, capaci di ben altro in campo artistico): ha, cioè, alla base un’idea eccessiva, paradossale, e su questa sviluppa una storia pretenziosa nelle intenzioni e ricca invece principalmente di ovvietà; leggi e... rivedi il film "già visto" che ne sarà tratto.
Dunque: un avvocato brillante subisce crisi di costrizione endogena a camminare, camminare, camminare fino a spossarsi e ad addormentarsi di brutto lì dove arriva; la moglie e la figlia per un po’ lo recuperano, poi non più, e lui cammina, cammina, cammina tantissimo per le strade d’America (quel simpatico di Forrest Gump correva; ma si fermava, alfine...); torna giusto qualche attimo per vedere il neonato nipotino e la moglie con il cancro; è un paranoico schizofrenico, dicono gli psichiatri, con mente e corpo sempre in lotta tra di loro: "chi la dura la vince", di solito, ma qui perdono entrambi (eh sì, già visto anche il finale: in Into the Wild).
*NB: Il genere a qualcuno piace, magari anche molto: io ne sono allergico.
(Agli amici... lo sconsiglio.)
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