venerdì 1 luglio 2011

La vita è altrove


Milan Kundera - Život je jinde (1973) / La vita è altrove


Nel nido materno, riscaldato come un pulcino da mamma chioccia, cresce un poeta: Jaromil. Poco a poco, egli “si crea coi propri versi un mondo artificiale, sostitutivo”: la poesia è “una casa di specchi”, la vita reale sta fuori, è altrove.
“Il poeta sa - dunque - poco del mondo, ma le parole che sgorgano da lui si dispongono in splendidi agglomerati, definitivi come il cristallo; il poeta è immaturo e ciò nonostante il suo verso ha in sé la definitività di una profezia, davanti alla quale lui stesso trasecola.”
Ma la vita reale irrompe, a tempo debito: e appare chiaro allora - Kundera, dopo averlo fatto intuire, lo esplicita - che Jaromil, “il poeta di talento, ricco di immaginazione e di emozioni, il giovane sensibile, naturalmente è anche un mostro”.

(Agli amici... lo consiglio.)

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