mercoledì 26 ottobre 2011

Comunione tra le note

Si verificano di rado momenti in cui (...) capita ai musicisti di sfiorare insieme qualcosa di più dolce di quanto abbiano mai raggiunto in prova o in concerto, qualcosa che va al di là della collaborazione e della competenza tecnica, momenti in cui la loro espressione si fa sciolta e armoniosa come l'amicizia o l'amore. È quando ci regalano un assaggio di quello che potremmo essere, della parte migliore di noi stessi, e di un mondo impossibile nel quale diamo agli altri tutto ciò che abbiamo, senza perdere nulla a nostra volta. Esistono, nel mondo reale, progetti dettagliati, idee visionarie di reami della pace, di conflittualità risolte, felicità per tutti, sempre: miraggi per i quali la gente è disposta a morire e a uccidere. Il regno di Cristo sulla terra, il paradiso della classe operaia, lo stato islamico ideale. Ma solo nella musica, e solo in rare occasioni, il sipario si alza davvero su questo sogno di assoluta comunione il cui incantesimo ci illude prima di spegnersi nelle sue ultime note.

Da: Ian McEwan - Sabato (2005)
(Trad. Susanna Basso)


(Post n° 100 del Frabeblog: letteratura e musica, in bell'amalgama.)

1 commento: