I virtuosi - chitarristi rock, nello specifico - spesso esagerano: partono con i loro funambolismi e se ne vanno per la tangente, a suonarsela da soli, persi nel nulla. Richie Kotzen no: lui si mantiene al di qua, entro il limite, trattenuto da un giro armonico tradizionale, orecchiabile, nonché - questa è la sensazione, che le immagini rinforzano - da una buona dose di ironia. Così, in "24 Hours", il pezzo che anticipa il nuovo album omonimo in uscita l'11 novembre p.v., la schitarrata acrobatica (quella, in particolare, tra 2:23 e 3:15) ci sta proprio bene: Richie Kotzen è un virtuoso che arricchisce.
Richie Kotzen - "24 Hours" (2011)
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