Vasilij Grossman - Tutto scorre...
(Stesura 1955-1963, prima pubblicazione 1970)
Scritto tra il 1955 e il 1963, quando l’Unione Sovietica era guidata da Chruščëv in una discontinuità ancora troppo debole col passato, “Tutto scorre…” è - più che un romanzo, ché personaggi e trama hanno un ruolo minimale - un libro di forte denuncia degli aspetti più aberranti delle pregresse fasi leninista e stalinista: in particolare, del genocidio per fame (Holomodor, 1929-1933) di ucraini ebrei e kulaki (contadini etichettati forzatamente come “agiati”) e della soppressione o deportazione nei gulag di moltissimi oppositori del regime, reali o presunti.
Vasilij Grossman, che pure aveva dato inizialmente credito all’idea utopica di Stato come comune, diviene qui un critico durissimo: “Lo Stato, che era parso un mezzo, risultò un fine”, e “si fece padrone”; da cui... valori opposti, e tragici effetti: “In primo luogo lo Stato; la gente: zero, meno di zero”.
Il libro, come accadde anche per il capolavoro di Grossman, “Vita e destino”, non poté essere pubblicato - per via di quella discontinuità debole, molto debole. Troverà un editore in Francia nel 1970; “Vita e destino” lo troverà in Svizzera nel 1980. Grossman era morto di cancro da un pezzo, nel 1964.
Il libro, come accadde anche per il capolavoro di Grossman, “Vita e destino”, non poté essere pubblicato - per via di quella discontinuità debole, molto debole. Troverà un editore in Francia nel 1970; “Vita e destino” lo troverà in Svizzera nel 1980. Grossman era morto di cancro da un pezzo, nel 1964.
(Agli amici... lo consiglio.)
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