I vecchi amanti finiscono come le vecchie fotografie, sbiadiscono a poco a poco come in un lento bagno di acido, prima i nèi e i foruncoli, poi le sfumature, poi la faccia stessa, finché non rimane altro che il profilo. Che cosa rimarrà di loro quando avrò settant'anni? Niente dell'estasi barocca, niente di quella compulsione grottesca. Una parola o due, che si librano nel vuoto interiore. Magari il dito d'un piede, una narice, un baffo, che galleggiano come un ricciolo di alga in mezzo ad altri relitti.
Margaret Atwood
Da: Occhio di gatto (Cat's Eye, 1988), trad. Marco Papi.
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