martedì 27 agosto 2013

Occhio di gatto


Margaret Atwood - Occhio di gatto / Cat's Eye (1988)



Elaine si racconta: bambina insicura, in balìa della ‘migliore amica’ Cordelia (“Le bambine son piccole e carine soltanto per gli adulti. Tra loro non sono carine.”); ragazza più forte, libera in parte dal giogo; donna matura, che ama e lavora, e pure a volte rivive i vecchi problemi: è un'artista, ora, pittrice, che dunque narrando fa un ampio ritratto di sé, limpido e sfaccettato…
Occorre sapere che Elaine, bambina, aveva un talismano: una biglia ‘occhio di gatto’, “di vetro trasparente con una corona di petali colorati nel mezzo”; e che, donna, la ritrova nella piccola borsetta di plastica rossa... Ora sta tra pollice e indice: “Guardo dentro e ci vedo tutta la mia vita”.
Ecco, viene da qui il racconto-ritratto di Elaine, dalla biglia che racchiude il passato: un “Occhio di gatto” nel quale Margaret Atwood ha messo molto di sé: esperienze di vita - che ho conosciuto approfondendo - e grandi capacità narrative - che ho rilevato leggendo.

(Agli amici... lo consiglio.)

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