Francesca Melandri - Più alto del mare (2012)
Nel carcere di massima sicurezza, sull'Isola, Paolo ha un figlio, assassino per violenza "politica" negli anni '70, e Luisa il marito, assassino per violenza "comune" nello stesso periodo. In occasione di una visita, prolungata a causa d'un imprevisto, i due s'incontrano, incrociando le loro storie cariche di dolore, e... si tengono per mano. Quando lasciano l'Isola, più forti, tornano alle loro case, alle loro vite: che hanno un senso, ancora, e un futuro.
I temi ci sono, l'intreccio pure: ma le amarezze dei ricordi, le bellezze dei luoghi, le dolcezze dei sentimenti sono tutte emozioni sempre fugaci, sicché il romanzo scivola via veloce e leggero, senza lasciare un segno evidente.
Dopo l'ottima prova di "Eva dorme", per Francesca Melandri ripetersi non era facile: ma qui il suo riproporsi sembra frettoloso, con un risultato chiaramente inferiore all'attesa.
I temi ci sono, l'intreccio pure: ma le amarezze dei ricordi, le bellezze dei luoghi, le dolcezze dei sentimenti sono tutte emozioni sempre fugaci, sicché il romanzo scivola via veloce e leggero, senza lasciare un segno evidente.
Dopo l'ottima prova di "Eva dorme", per Francesca Melandri ripetersi non era facile: ma qui il suo riproporsi sembra frettoloso, con un risultato chiaramente inferiore all'attesa.
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