Ogni giorno che vivi ti sfida,
ti offre la cera molle del mattino.
Sta in te trarne il tuo capolavoro.
Ma quel capolavoro sei già tu,
unico nella marea del tempo.
Lascia un sigillo, anche un piccolo segno,
un graffio di dolore o di esultanza.
Ma fa presto, stanno passando le ore
le nove, le diciotto, come è potuto succedere?
La cera si rapprende, la pagina verrà chiusa.
Scivola via intanto il tempo dei giacinti,
sfiorisce il mare, un campo di lavanda,
Orione si è voltato dall'altra parte.
L'usignolo ha mutato il suo canto.
Tuo figlio adolescente, questa notte,
ha scoperto di essere un uomo.
Maria Luisa Spaziani
(7.12.1922 - 30.6.2014)
Da: L'incrocio delle Meridiane (2009)
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