lunedì 29 gennaio 2018

Quasi uno zoo


James Maddock
è un cantautore inglese
emigrato anni fa a New York:
ecco "What The Elephants Know"
un brano il cui video è... quasi uno zoo



James Maddock - "What The Elephants Know" (da "Insanity vs. Humanity", 2017)

giovedì 25 gennaio 2018

L'inventore di se stesso



Enrico Palandri - L'inventore di se stesso (2017)



Romanzo con trama scarna e molto frammentata da annotazioni storiche e dissertazioni filosofico-psicologiche, talora interessanti ma più spesso dominate da soverchia aleatorietà, con apice nella frase: “tutto è vero, e anche il contrario è vero”. Così leggiamo - ad esempio - che il narratore ha un antenato illustre, la cui eco ritorna a ogni pie' sospinto fino a diventare decisamente fastidiosa... ma poi forse no, l'antenato non c'è mai stato e “l'inventore di se stesso” - quello del titolo - un giorno l'ha inventato dentro la sua storia... Dopo tanta aleatorietà, a fine lettura una sola certezza: questo romanzo di Enrico Palandri, scrittore che più volte ho apprezzato, non mi è piaciuto.

lunedì 22 gennaio 2018

Dolores sorridente


 Ricorderò
Dolores sorridente



The Cranberries - "Just My Imagination" (1999)

giovedì 18 gennaio 2018

La famiglia Winshaw


Jonathan Coe - La famiglia Winshaw / What a Carve Up! (1994)



Nella famiglia Winshaw c'è “un branco di bugiardi, imbroglioni, truffatori, ipocriti” e Tabitha, la matta del gruppo che però mostra di conoscerli bene, intende smascherarli commissionando allo scrittore Michael Owen un libro verità, “tremendo, senza precedenti, fatto in parte di memorie private, in parte di cronaca sociale, tutto mescolato insieme in una miscela letale e devastante”. Al procedere del lavoro di Owen, in effetti, la storia della famiglia Winshaw, legata a quella del narratore stesso e con il mutevole scenario socio-politico inglese e mondiale sullo sfondo, si dipana via via, con i pezzi sparsi che uno dopo l'altro diventano incastri perfetti, fino alla conclusione pirotecnica. Scrittura pregevole, intreccio formidabile, romanzo bellissimo.

lunedì 15 gennaio 2018

Fortunato sodalizio

Il 26 gennaio p.v. uscirà "Black Coffee", il nuovo album del fortunato sodalizio Beth Hart & Joe Bonamassa: ecco la title track.



Beth Hart & Joe Bonamassa - "Black Coffee" (sarà nell'album omonimo, 2018)

giovedì 11 gennaio 2018

Keyla la Rossa


Isaac Bashevis Singer - Keila la Rossa / Yarmeh and Keyleh (1977)



La storia di Keyla la Rossa è buona e promettente giusto per un capitolo, una trentina di pagine. Poi procede a strappi, perlopiù legati agli umori altalenanti della protagonista e dei comprimari, ingarbugliandosi e perdendo presto credibilità e interesse. Nonostante la buona qualità formale della scrittura, i riferimenti storici - siamo all'inizio del '900, tra Polonia e Stati Uniti - e le annotazioni filosofiche di passaggio che vorrebbero impreziosire la narrazione, il livello cala via via inesorabilmente, sicché il giudizio finale è decisamente negativo.

lunedì 8 gennaio 2018

Particolarmente suggestivo

In "From A Room: Volume 1" di Chris Stapleton c'è "Either Way", un brano particolarmente suggestivo, qui proposto in versione live.



Chris Stapleton - "Either Way" (live, 2017)

giovedì 4 gennaio 2018

E non disse nemmeno una parola


Heinrich Böll - E non disse nemmeno una parola / Und sagte kein einziges Wort (1953)



“E non disse nemmeno una parola” è un romanzo molto cupo, nel quale si alternano le voci narranti di due coniugi in grave difficoltà: la guerra, finita da poco, ha lasciato macerie per le strade e nel cuore di lui, ora anche povero in canna, con moglie e figli cui non sa provvedere come dovrebbe e da cui si va allontanando per cadere ancora più giù, ormai inerme. Due versi di una canzone su Cristo, udita per caso, sembrano fatti per lui: “Lo inchiodarono alla croce... e non disse nemmeno una parola”. Cupezza estrema, dunque, e lettore a disagio anche per una narrazione - N.B.: del futuro Nobel per la letteratura 1972 - di per sé non proprio convincente.