lunedì 28 ottobre 2019
mercoledì 23 ottobre 2019
Sempre bravo, intenso
Niccolò,
sempre bravo, intenso
Niccolò Fabi - "Io sono l'altro" (in "Tradizione e tradimento", 2019)
giovedì 17 ottobre 2019
I racconti di Kolyma
Varlam Ŝalamov - I racconti di Kolyma (1978)
Varlam Šalamov (1907-1982) fu condannato nel 1929 a tre anni di lavori forzati per ever criticato Stalin; nel 1937, accusato di “attività trotzkiste”, fu deportato alla Kolyma, nell'estremo Nord-Est russo, ove rimase in prigionia per quattordici anni, più altri due a completamento dell'ultima attività coatta come infermiere. Al rientro si ritrovò senza famiglia. Ne “I racconti di Kolyma” narra le terribili condizioni della prigionia e dei lavori forzati. Il libro, finito nel 1973 e stampato per la prima volta a Londra nel 1978, è stato riproposto e valorizzato solo a partire dal 2009. Dalla prefazione di Leonardo Coen: “Lo studioso americano Robert Conquest, autore del saggio “Kolyma. The Arctic Death Camps” (1978), ha calcolato che nella regione della Kolyma, tutta ghiacci, paludi e monti aridi a nord della Siberia orientale, in un territorio vasto quasi quanto la Francia, sono stati creati 125 lager correzionali di lavoro, e un numero imprecisato di altri campi che da essi dipendevano (ma di cui non vi è traccia) e che circa tre milioni dei numerosissimi detenuti, impiegati come schiavi nelle miniere d'oro e d'uranio o nella costruzione di strade, ferrovie e caserme, vi trovarono la morte.”
venerdì 11 ottobre 2019
Sognante
Blanco White, nome d'arte di Josh Edwards, autore fino ad ora tre EP, pubblicherà nell'aprile 2020 il suo primo album dal titolo "On The Other Side": in anteprima, ecco la sognante "Papillon".
Blanco White - "Papillon" (2019)
(Sarà in "On The Other Side", 2020)
lunedì 7 ottobre 2019
Il filo infinito
Paolo Rumiz - Il filo infinito (2019)
In un “viaggio alle radici dell'Europa” – sottotitolo del libro – Rumiz visita una serie di monasteri benedettini, collegati tra loro nello spazio e nel tempo da un filo infinito. Ricorda che “il primo comandamento di Benedetto era/è quella cosa ovvia eppur dimenticata che si chiama ascolto, ascolto paziente dell'Altro, dell'essere umano e della sua voce, e di conseguenza ospitalità, un comandamento che in troppi oggi ignorano”. San Benedetto è patrono d'Europa e – osserva Rumiz – “se l'Unione europea imitasse un po' il santo che ha scelto di darsi, forse le cose andrebbero meglio: in ogni monastero la Regola impone all'abate di ascoltare tutti prima di prendere qualsiasi decisione, un regime assembleare perfetto nel segno dell'anticentralismo”. Come pure – ricorda l'autore – “il primo parlamento sovranazionale europeo l'hanno voluto i benedettini già nel 1115, un secolo prima della Magna Charta Libertatum”. Alle spinte disgreganti, l'Europa deve rispondere richiamandosi ai suoi elementi fondativi, primi fra tutti la compassione e la solidarietà, affermatisi sulla barbarie anche e soprattutto "in quei formidabili bastioni di resistenza alla dissoluzione che furono le abbazie". Rumiz esorta all'impegno: “Non possiamo permettere che il nostro mondo si sottometta ancora al delirio nazionalista e suprematista. La nostra dea madre fenicia di nome Europa, che per prima attraversò il Mediterraneo con paura, ci ricorda che siamo sempre stati capolinea di popoli migranti e ci spinge a sciogliere altre matasse e a tendere altri fili, in un gesto d'amore e disobbedienza civile.”
giovedì 3 ottobre 2019
Spicca la voce di Marc
Nei Dirty Honey
band di Los Angeles
qui con "sound AC/DC"
spicca la voce di Marc LaBelle
Dirty Honey - "When I'm Gone" (da "Dirty Honey", 2019)
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