giovedì 28 giugno 2012

Segni allineati fitti fitti

Tutte le "realtà" e le "fantasie" possono prendere forma solo attraverso la scrittura, nella quale esteriorità e interiorità, mondo e io, esperienza e fantasia appaiono composte della stessa materia verbale; le visioni polimorfe degli occhi e dell'anima si trovano contenute in righe uniformi di caratteri minuscoli e maiuscoli, di punti, di virgole, di parentesi; pagine di segni allineati fitti fitti come granelli di sabbia rappresentano lo spettacolo variopinto del mondo in una superficie sempre uguale e sempre diversa, come le dune spinte dal vento del deserto.

Da: Italo Calvino - Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio (1985, pubbl.1988)

mercoledì 27 giugno 2012

Rockabilly? Valzer? Imelda!


Per un rockabilly? Imelda!



Imelda May - "Johnny Got a Boom-Boom" (da "Love Tattoo", 2008)


E - dovendo proprio... senza possibilità di scampo... - per un valzer? Ancora Imelda!



Imelda May - "Kentish Town Waltz" (da "Mayhem, 2010")

martedì 26 giugno 2012

Me parlare bello un giorno


David Sedaris - Me Talk Pretty One Day (2000) / Me parlare bello un giorno


"Leggere e ridere, ridere a crepapelle e tornare a leggere": ah, le seconde di copertina! Qualcuno sarà pure schiantato dal ridere leggendo questi raccontini leggerini... Per me, solo rari, deboli, fugaci sorrisini... Pazienza, mi scompiscerò in altra occasione.

(Agli amici... lo sconsiglio.)

lunedì 25 giugno 2012

Quattro punti essenziali

                         
Punti essenziali per "Combination" (pene d'inferno in caso d'inosservanza):

                          1) Al via (suono distorto) schitarrare a più non posso.
                          2) Ritmare usando (molto) il campanaccio (rosso).
                          3) Aggiungere la voce (con sotto sempre il basso).
                          4) E metterci... calore, che la musica è uno spasso!

                                                                             F.to Blanco Diablo



Blanco Diablo - "Combination" (da "Attack the Fire", 2012)

venerdì 22 giugno 2012

One woman band

La cantante e chitarrista KT Tunstall è una grande "one woman band":
 forse la migliore in circolazione. Qui era all'esordio, in versione grintosa...



KT Tunstall - "Black Horse and the Cherry Tree" (live, 2005)


... mentre qui si è riproposta in versione più delicata, alcuni anni dopo...



KT Tunstall - "(Still a) Weirdo" (live, 2010)

giovedì 21 giugno 2012

Quando leggo non leggo

Io quando leggo in realtà non leggo, io infilo una bella frase nel beccuccio e la succhio come una caramella, come se sorseggiassi a lungo un bicchierino di liquore, finché quel pensiero in me si scioglie come alcool, si infiltra dentro di me così a lungo che mi sta non soltanto nel cuore e nel cervello, ma mi cola per le vene fino alle radicine dei capillari.

(...)

Io quando incomincio a leggere sto proprio altrove, sto nel testo, io mi meraviglio e devo colpevolmente ammettere di essere davvero stato in un sogno, in un mondo più bello, di essere stato nel cuore stesso della verità.

Da: Bohumil Hrabal - Una solitudine troppo rumorosa (1965 in versi, 1977 in prosa)
(Trad. Sergio Corduas)

mercoledì 20 giugno 2012

L'ultima n(u)ova

Da San Francisco (California, USA)
è giunta in redazione (!)
l'ultima n(u)ova.



The Last Nova - "Wasted" (2012)

martedì 19 giugno 2012

Silenzio sotto l'erba

Giovanna Zangrandi - Silenzio sotto l'erba (1960, pubbl. 2010)



Finito nel 1960, il romanzo è stato pubblicato postumo cinquant’anni dopo, nel 2010: a suo tempo, era stata l’autrice a ritirare il manoscritto nell’imminenza della sua uscita presso la Casa editrice Mondadori, che già aveva dato alle stampe i suoi primi romanzi. Leggo nella prefazione che Alma Bevilacqua - che firmava con lo pseudonimo Giovanna Zangrandi - era a una svolta con quest’opera; aveva lavorato di immaginazione in precedenza, mentre qui poggiava la narrazione sulle esperienze personali, molto forti, vissute durante la resistenza partigiana: una scelta nel percorso di scrittrice della quale non era forse convinta... Sta di fatto che così, per una decisione oggettivamente incomprensibile, è venuto a mancare per tanto tempo nel panorama letterario italiano un libro veramente molto bello, intenso e importante, un tassello prezioso nella narrativa sulla resistenza, in primis, ma anche un grande romanzo di formazione, poiché esso segue passo passo il protagonista Guido Brusaz - detto poi Caino da partigiano - nel suo articolato processo di crescita e maturazione, fino alla fase dell’impegno civile. Il titolo “Silenzio sotto l’erba” (in origine “Bunker sotto l’erba”) viene dal nascondiglio nel quale Guido si rifugia e dove trascorre il tempo rievocando il passato e sognando un futuro migliore; tra i suoi pensieri più toccanti, quelli per le donne della sua giovane vita: la madre e la donna straniera con cui ebbe un amore fugace, scomparse da tempo ma comunque presenti, e le donne che vivono lì fuori dal bunker, compagne impegnate a lottare con grande coraggio per la libertà e per la pace: tra loro, forse, dopo il silenzio e la pena, anche una da amare.

(Agli amici... lo consiglio.)

lunedì 18 giugno 2012

Lui, lei e Kevin

Lui: "Kevin Costner ha una band, sapevi?"
Lei: "Che bello, Kevin! E canta pure bene... senti..."
 Lui: "Beh, non è che abbia poi 'sta gran voce..."
Lei: "Per me è bravo! È... proprio bravo!"
Lui: "Ha dei musicisti validi... con una band così anch'io..."
Lei: "Kevin... è bello... e bravo, molto..."
(Lui: OK, è andata. Da Kevin.)



Kevin Costner & Modern West - "Red River" (live, 2009)

venerdì 15 giugno 2012

Effetti rapidamente mutevoli

Questa "Out of Love", di Rhett Miller, è una di quelle canzoni capaci di suscitare effetti rapidamente mutevoli: di primo acchito la ritieni fin troppo semplice, per non dire banale; poi però... la vuoi risentire, e qualcosa cambia: in fondo... non è così male; le presti più attenzione, allora, anche al testo: inizia con "There is a real possibility that there's really something wrong with me...", e insomma dice di un disagio esistenziale, che a raccontarlo poi magari stai meglio...  Una canzone triste, con dentro un po' di speranza. Quando senti "I'm only happy when I'm singing a sad, sad song" pensi che la felicità dovrebbe venire da fonti ben più sostanziose, ma pure che intanto la (buona) musica comunque giova, a chi la fa e a chi la riceve: aiuta a vivere. Finisce che l'ascolti un sacco di volte, questa "Out of Love": e ti (mi) piace sempre un po' di più... 



Rhett Miller - "Out of Love" (2012)