venerdì 23 ottobre 2015

Ha smesso di piovere


Andrés Barba - Ha smesso di piovere / Ha dejado de llover (2012)



I quattro racconti di Barba promettono più di quanto poi mantengano. Il tema di fondo - la complessità delle relazioni famigliari - è sempre interessante, ma le solide costruzioni di base della narrazione sono infiorettate da troppi elementi discutibili, con aggrovigliamenti gratuiti e aggettivazioni molto libere. All'interesse si accosta allora l'irritazione, e non è più un bel leggere.

mercoledì 21 ottobre 2015

Fine missione


Phil Klay - Fine missione / Redeployment (2014)



Dodici racconti forti di giovani americani in Iraq - dove l'autore fu nel 2007-2008 - o in Afghanistan, a ripetere la storia - che mai insegna - dei padri in Vietnam e dei nonni in Corea. In guerre sempre e comunque sporche, strapiene di esperienze orribili. Di violenza, dolore, morte. Poi, per i vivi, il rientro a casa a fine missione, con cicatrici indelebili. Un libro duro, sconvolgente, vero, necessario.

lunedì 19 ottobre 2015

Solo Timothy


Un paio d'anni (a "The Voice") era Timothy Cavicchini,
ora è solo Timothy.



Timothy - "Ti rubo gli occhi" (2015)

venerdì 16 ottobre 2015

Hard rock in cravatta


 Da una band un po' matta
 un hard rock in cravatta



Clutch - "X-Ray Visions" (da "Psychic Warfare", 2015)

mercoledì 14 ottobre 2015

La coscienza di Andrew


E. L. Doctorow - La coscienza di Andrew / Andrew's Brain (2014)



Andrew, uno scienziato cognitivo (ma potrebbe essere un computer intelligente, dotato di “coscienza”) si apre a Doc, uno psicologo (o qualcuno o qualcosa che tale parrebbe), raccontandogli la sua storia, avvincente e sfortunata: l'ultimo romanzo (2014) di E.L. Doctorow (1931-2015) è strano, stimolante e... (diciamolo pure!) bello.

lunedì 12 ottobre 2015

La voce e la semplicità di Danielle

Danielle Nicole, cantante e bassista americana, esordisce con un EP intitolato "Wolf Den": all'ascolto del brano omonimo spiccano la voce e la semplicità di Danielle.



Danielle Nicole - "Wolf Den" (dall'EP omonimo, 2015)

venerdì 9 ottobre 2015

La fine della strada


John Barth - La fine della strada / The End of the Road (1958)



Qui si narra dell'incontro dirompente tra due opposti, “l'Irrazionale o il Non-Essere” qual è per autodefinizione il narratore, l'insegnante Jacob Horner, e “la Ragione o l'Essere” quale si rivela, con radicalità estrema di pensiero e azione, il suo novello collega di lavoro Joe Morgan: presa in mezzo, sarà la moglie di quest'ultimo, Rennie, a farne le spese... Il romanzo parte in sordina, con rivolti chiaramente paradossali che si impongono via via, quindi procede in crescendo e sfocia in un finale esplosivo: datata 1958, un'altra ottima prova, dopo l'esordio con “L'opera galleggiante” (1956), dello scrittore - nonché filosofo e psicologo - John Barth.

mercoledì 7 ottobre 2015

E via che si pesta!


Breve indugio...
e via che si pesta!



Shinedown - "Cut the Cord" (da "Threat to Survival", 2015)

lunedì 5 ottobre 2015

Il Romanzo della Nazione


Maurizio Maggiani - Il Romanzo della Nazione (2015)



Quelle due parolone nel titolo, con le maiuscole, Romanzo e Nazione, di primo acchito hanno un che d'esagerato. Poi, in corso di lettura, si conviene che Maggiani affronta questa volta un tema effettivamente grande: intanto premette che le Nazioni le costruiscono i popoli, che sono fatti di persone perlopiù comuni ma impegnate, persone le cui storie contribuiscono decisamente a fare la Storia, sicché le narrazioni delle stesse, spesso minori e dimenticate, ricostruite mettendo insieme pezzi di verità e magari un po' d'immaginazione, compongono - per l'appunto - il Romanzo della Nazione; e quindi Maggiani parla di gente che ha conosciuto personalmente, famigliari e compaesani, e poi di persone comuni delle quali ha sentito o letto, risalendo indietro di alcune generazioni fino al tempo del Risorgimento, e dà a loro il merito per ciò che hanno fatto, costruito: molto, sicuramente, però - sostiene - non abbastanza: la Nazione è certo progredita, ma l'opera è chiaramente incompiuta e “non si possono lasciare le cose a metà, non funziona”, per cui ora starebbe a noi...
Il libro è complessivamente buono, e meritorio, ma anche disomogeneo tra la parte autobiografica, fresca e scorrevole, e quella più decisamente storica, interessante ma piuttosto pesante. (Poi, un'annotazione di dettaglio: va bene il dialetto inserito qua e là perché ha un suo senso, ma nell'italiano di Maggiani, generalmente di alto livello, risulta fastidioso lo sdoganamento di certi “a me mi”, “a gratis”, o dell'espressione “era dietro a fare questo o quest'altro”... L'italiano, qui come ovunque, dovrebbe essere corretto.)

venerdì 2 ottobre 2015

Nella rete di Gary


Gary
ti prende piano
nella rete della sua atmosfera



Gary Clark Jr. - "The Healing" (da "The Story of Sonny Boy Slim", 2015)