sabato 31 dicembre 2011

La famosa volpe azzurra

Mesi fa avevo dedicato un post al Leonard Cohen scrittore: questo è per il musicista-poeta. Propongo la sua "Famous Blue Raincoad" (1971: quantant'anni, pure lei!), che ha per testo una lettera di... fine dicembre. "La famosa volpe azzurra" fu tradotta da Fabrizio De André e Sergio Bardotti, con il testo (*) adattato per l'interpretazione di Ornella Vanoni.

Buon "fine dicembre"!



Leonard Cohen - "Famous Blue Raincoad" (live, 2010)


*
La famosa volpe azzurra
(Cohen - De André - Bardotti) 

Le quattro di sera di fine dicembre
ti scrivo e non so se ci servirà a niente
Milano è un po’ fredda ma qui vivo bene
si fa musica all’”Angolo” quasi tutte le sere
mi dicono stai arredando la tua piccola casa
in qualche deserto
e che per il momento stai vivendo di poco
o soltanto di quello
sì, e Lucio, sai
parla ogni tanto di te
di quella notte in cui tu
gli hai detto che eri sincera...
sei mai stata sincera?

L’ultima volta ti ho vista invecchiata
con la tua volpe azzurra famosa e sciupata
lì alla stazione a contare mille treni
e tornartene a casa come Lili Marléne
hai trattato il mio uomo come un fiocco di neve
che si scioglie da sé
e un attimo dopo non era più l’uomo
né per te né per me
e ti vedo lì con una rosa tra i denti
un trucco nuovo per nuovi clienti
ora Lucio si é svegliato
anche lui ti saluta…

Che cosa altro dirti, sorella assassina
che cosa altro scriverti adesso non so
se non che mi manchi se non che ci manchi
e certo alla fine ti perdonerò
e se tornerai da ’ste parti
per lui o per noi
troverai una rivale che dorme
e il suo uomo, se vuoi

E grazie per la noia che gli hai tolto dagli occhi
io mi c’ero abituata e così
non mi ero neppure provata
e Lucio, sai
parla ogni tanto di te
di quella volta che tu
gli hai fatto la notte più bella
ti saluto,
tua Ornella.

venerdì 30 dicembre 2011

Pezzo... immenso

Mi è capitato di parlare di Robert Plant, in questo blog, dando conto di una sua attività recente; e di citare, seppur di sfuggita, il povero John Bonham, segnalando che il figlio suona la batteria nel "supergruppo" Black Country Communion; a breve dirò una cosetta su John Paul Jones, per via di una sua collaborazione di qualche mese fa. Mancherebbe giusto Jimmy Page... Ma, insomma, e ricordare in toto i Led Zeppelin? A questo punto è doveroso, e c'è un buon motivo per farlo oggi, un attimo prima che scada l'anno: la loro "Stairway to Heaven", pezzo... immenso, nel 2011 ha compiuto... 40 anni!



Led Zeppelin - "Stairway to Heaven" (live, 1973)

giovedì 29 dicembre 2011

Indignazione


Philip Roth - Indignation (2008) / Indignazione


 
Marcus Messner fugge dal padre, opprimente e castrante, ma trova anche nel Winesburg College un'aria insopportabile, bigotta e meschina; si indigna e tenta di ribellarsi alle costrizioni, principalmente sessuali e religiose, ma finisce per soccombere, come spesso accade a chi non si adegua. La sua storia personale, inserita in un pezzo importante della storia americana, ha epilogo nella terribile guerra di Corea, all'inizio degli anni '50; la racconta un Philip Roth incisivo ed essenziale più che mai: "si fa quel che va fatto", sosteneva deciso il padre di Marcus, a mo' di insegnamento; "si dice quel che va detto" (niente di più, niente di meno), sembra sia, da qualche anno a questa parte, il motto-guida del grande scrittore americano.

(Agli amici... lo consiglio.)

mercoledì 28 dicembre 2011

Un bel gioco di voci

Nel settembre 2011
è uscito il secondo album
- dal titolo "Feet Fall Heavy" -
di Kill It Kid, gruppo inglese di Bath.
Contiene questa "Pray On Me", un blues rock 
con un bel gioco di voci tra lei, Stephanie (Ward), e lui, Chris (Turpin). 



Kill It Kid - "Pray On Me" (da "Feet Fall Heavy", 2011)

martedì 27 dicembre 2011

Zucchero toccante

Una settimana fa è stato proposto in diretta televisiva il concerto che Zucchero ha tenuto al teatro Valli di Reggio Emilia: oltre due ore di buona musica, con i pezzi dell'ultimo album, "Chocabeck" (2010), nella prima parte e con una serie di canzoni più datate nella seconda. Un bel concerto davvero, che può essere eventualmente rivisto qui:

"Alla fine", da "Chocabeck", è un brano toccante
composto da Zucchero per un amico gravemente malato, poi scomparso.



Zucchero - "Alla fine" (da "Chocabeck", 2010)

domenica 25 dicembre 2011

Natale con Elvis



Elvis Presley - "Blue Christmas" (live, 1968)



A tutti i visitatori del Frabeblog
auguri di buon Natale (not blue).

venerdì 23 dicembre 2011

Una raffinatezza adeguata

Da tempo volevo proporre i Negrita e, in particolare, la loro "Brucerò per te", dall'album 2011 "Dannato vivere": una canzone romantica, per una volta (a Natale). Il fatto è che non riuscivo e tuttora non riesco a caricare il video ufficiale, chissà perché: opto allora per quest'altro, che mi pare abbia una raffinatezza adeguata. (A quella del Frabeblog!)  



Negrita - "Brucerò per te", da "Dannato vivere" (2011)

giovedì 22 dicembre 2011

L'importanza di un piccolo gesto

Accontentiamoci di riparare poche cose. Poche cose, è già molto. Una sola cosa riparata ne cambia altre mille. Il cane laggiù è legato a una catena troppo corta. Cambiala, allungala. Così riuscirà a raggiungere l’ombra e a distendersi, e smetterà di abbaiare. E il silenzio ricorderà alla madre che desiderava un canarino nella gabbia in cucina. E sentendo cantare il canarino, stirerà un altro po’. E, con indosso una camicia stirata di fresco, il padre sentirà meno dolore alle spalle quando andrà al lavoro. E così, quando tornerà a casa, di tanto in tanto scherzerà, come faceva un tempo, con la figlia adolescente. E la figlia cambierà idea e una sera deciderà di portare a casa, solo per questa volta, il suo innamorato. E un’altra sera, il padre proporrà al giovane di andare a pesca insieme… Chi mai al mondo può saperlo? Tu intanto allunga la catena.

Da: John Berger - Qui, dove ci incontriamo (2005)
(Trad. Maria Nadotti) 

mercoledì 21 dicembre 2011

Dolce e intenso

Jonny Lang, cantante-chitarrista-compositore statunitense, classe 1981, esordì giovanissimo. "Breakin' me" era un suo pezzo, dolce e intenso, del 1998, contenuto in "Wander This World", il terzo (!) album di Jonny. Quanto a produzione discografica, negli ultimi anni "il nostro" ha rallentato parecchio:  l'ultimo album di studio risale al 2006, purtroppo. Attendiamo comunque fiduciosi: ascoltando questa riproposizione del 2010 di "Breakin' Me", nella quale Jonny è molto concentrato sul canto - le straordinarie capacità chitarristiche tenute un po' a freno... 

(NB: L'avvio del video è lento: occorre avere un po' di pazienza, come sempre nella vita.)



Jonny Lang - "Breakin' Me" (live, 2010)

martedì 20 dicembre 2011

Non conosco il tuo nome


Joshua Ferris - The Unnamed (2010) / Non conosco il tuo nome



Questo romanzo è una classica “americanata”* (senza offesa per gli americani, capaci di ben altro in campo artistico): ha, cioè, alla base un’idea eccessiva, paradossale, e su questa sviluppa una storia pretenziosa nelle intenzioni e ricca invece principalmente di ovvietà; leggi e... rivedi il film "già visto" che ne sarà tratto.
Dunque: un avvocato brillante subisce crisi di costrizione endogena a camminare, camminare, camminare fino a spossarsi e ad addormentarsi di brutto lì dove arriva; la moglie e la figlia per un po’ lo recuperano, poi non più, e lui cammina, cammina, cammina tantissimo per le strade d’America (quel simpatico di Forrest Gump correva; ma si fermava, alfine...); torna giusto qualche attimo per vedere il neonato nipotino e la moglie con il cancro; è un paranoico schizofrenico, dicono gli psichiatri, con  mente e corpo sempre in lotta tra di loro: "chi la dura la vince", di solito, ma qui perdono entrambi (eh sì, già visto anche il finale: in Into the Wild). 

*NB: Il genere a qualcuno piace, magari anche molto: io ne sono allergico.  

(Agli amici... lo sconsiglio.)