martedì 15 maggio 2012

Chiedo scusa


Francesco Abate e Saverio Mastrofranco - Chiedo scusa (2010)



Già, si dovrebbe chiedere scusa: per il disinteresse colpevole; per tutto quello che si potrebbe fare per gli altri e non si fa; insomma, per tutto l’amore negato: che non fuoriesce e non può ritornare poi come un’eco. Ché “alla fine l’unica cosa che conta è l’amore che hai dato e quello che hai ricevuto”. O no? “Il resto è nulla.”
Bel romanzo, questo di Francesco Abate (scrittore, giornalista, disk jockey nonché... trapiantato di fegato) e Saverio Mastrofranco (che è poi Valerio Mastandrea, l’attore). Un romanzo forte, significativo, sulla malattia e sulla compassione, quella vera. (Stefan Zweig ricorda che circola più spesso quella falsa, di compassione: “l’impazienza del cuore”, quell’impulso che ti fa dare l’elemosina al povero per toglierti il disagio fugace della sua presenza sulla tua strada...) Un romanzo che ha qualche forzatura nel linguaggio, specie all’avvio, qualche iperbole di troppo: ma che poi scorre via più fluido, e prende allora, e lascia il segno.

(Agli amici... lo consiglio.)

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