martedì 26 marzo 2013

I beati anni del castigo


Fleur Yaeggy - I beati anni del castigo (1989)


Fleur Jaeggy rievoca intensamente gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza trascorsi in rinomati collegi svizzeri, tra atmosfere cupe, persone fredde, ritualità stanche e pensieri foschi: con la distorsione aggiuntiva - confessa la Jaeggy - del sottile “piacere dell’andare in fondo alla tristezza”, perché - precisa - “vi è come un’esaltazione, leggera ma costante, negli anni del castigo, nei beati anni del castigo”. Una strana esaltazione, insinuata subdolamente tra la tristezza e l’attesa dell’avverarsi di un sogno fatto troppe volte, ad occhi chiusi e aperti: un sogno - ricorda - nel quale “il futuro erano i cancelli che si aprivano e i muri che diventavano tappeti”.

(Agli amici... lo consiglio.)

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