martedì 4 giugno 2013

Mattatoio n. 5


Kurt Vonnegut - Mattatoio n. 5 / Slaughterhouse-Five (1969)


Vonnegut c’era, a Dresda, nel febbraio 1945, quando gli Alleati bombardarono la città - era un soldato americano prigioniero, detenuto nel mattatoio n. 5: Dresda fu rasa al suolo e molte migliaia furono le vittime (130.000 è la cifra che ricorre nel libro-romanzo: le stime ufficiali dicono da 18.000 a 25.000, comunque un’enormità). Vonnegut c’era, ma la sua esperienza ispira nel romanzo giusto scampoli di racconto: interessanti, di forte stampo antimilitarista, ma... scampoli, sparsi qua e là tra predominanti stranezze, in ambito di paranormale e fantascientifico. Una mescolanza, comprensiva di molto serio e molto faceto, alquanto sconcertante. Una scrittura, in altri termini, troppo libera. “Io metto nei libri tutto quello che mi capita”, afferma nel romanzo lo scrittore Kilgore Trout: ecco, è quel tutto il problema - considerato tutto quel che può capitare nella testa di uno scrittore...

(Agli amici... lo sconsiglio.)

Nessun commento:

Posta un commento