lunedì 29 giugno 2015
venerdì 26 giugno 2015
Nostalgico David
In "The Purple Album", il nostalgico "David Coverdale ripropone con Whitesnake, la band di cui è leader - con varie pause di riflessione - dal 1978, una bella serie di brani del suo bel periodo con Deep Purple (1973-1976). Questa, scritta da lui con Ritchie Blackmore, è l'intensa ballata "Soldier of Fortune" - già nell'album "Stormbringer", del 1974.
Whitesnake - "Soldier of Fortune" ("The Purple Album", 2015)
mercoledì 24 giugno 2015
Gli amori difficili
Italo Calvino - Gli amori difficili (1970)
Tredici racconti brevi rappresentano “gli amori difficili”, contrastati, magari giusto abbozzati, o solo sognati; due racconti più lunghi ampliano la prospettiva: riguardano “la vita difficile”, nella sua totalità. Sono quadri fatti di pennellate sapienti, dosate: una scrittura notevole in sé, con la tristezza degli argomenti stemperata sempre da belle dosi di ironia.
lunedì 22 giugno 2015
Dolcemente ipnotici
Musica e video
dolcemente ipnotici
Noel Gallagher's High Flying Birds - "Riverman" (da "Chasing Yesterday", 2015)
sabato 20 giugno 2015
Meglio non chiedere
Valentino Corona - Meglio non chiedere - Volevo andare da solo a Santiago (2014)
Per farsi a piedi 800 chilometri, una trentina al giorno per quattro settimane, al di là del piacere intrinseco del camminare occorrono forti motivazioni: per il Cammino di Santiago (in spagnolo 'camino', una emme sola), dai Pirenei francesi a Santiago de Compostela dove sta la tomba di San Giacomo, si dovrebbe magari essere pellegrini convinti, mossi dalla volontà di espiare e acquisire meriti...
In questo caso no, la spinta prevalente - tra altre più o meno esplicite - era data dalla grande disponibilità di tempo che un così lungo percorso concede ai ricordi e alla meditazione. In effetti, Valentino Corona (mio conterraneo) passo dopo passo rievoca momenti del suo vissuto e tratti della storia italica segnati da importanti vicende politiche e sociali, ovvero si intrattiene su diverse questioni filosofiche, spesso arrovellandosi parecchio sulle labilissime e sfuggenti connessioni tra ragione e fede: le domande vengono, ma - si sa - le risposte a volte mancano e su certi temi troppo grandi, anziché incaponirsi vanamente, sarebbe senz'altro meglio non chiedere...
Restando più terra terra - con la testa oltre che con i piedi in marcia -, Corona racconta poi le persone, le situazioni, i luoghi: eccedendo forse nel dettaglio - sicché il libro, stampato a pagine dense e caratteri piccoli, risulta alla fine decisamente corposo -, ma legando sempre il tutto con la freschezza delle descrizioni e una bella vena d'ironia.
Nel complesso, dunque, una lettura interessante e piacevole.
mercoledì 17 giugno 2015
lunedì 15 giugno 2015
Un rocker che picchia
Recente debutto di Kris Barras Band, con album omonimo: si tratta di un trio inglese formato da Kris Barras (rocker tatuatissimo), voce e chitarra, Ricky Mitchell, basso, e Jon Perrin, batteria. Eccoli in un'intensa e appassionata "Watching Over Me".
Kris Barras Band - "Watching Over Me" (da "Kris Barras Band", 2015)
N.B.: Video originario non più disponibile, sostituito con "live" del 2018.
Da segnalare che Kris Barras è - o era? avrà smesso? - un notevole atleta
in una particolare disciplina pugilistica del settore arti marziali:
nella foto sotto, quello a destra è proprio lui.
N.B.: Video originario non più disponibile, sostituito con "live" del 2018.
Da segnalare che Kris Barras è - o era? avrà smesso? - un notevole atleta
in una particolare disciplina pugilistica del settore arti marziali:
nella foto sotto, quello a destra è proprio lui.
venerdì 12 giugno 2015
mercoledì 10 giugno 2015
Mysterious Skin
Scott Heim - Mysterious Skin (1996)
Al centro della narrazione, fatta dalle vittime, ci sono i giochi di un pedofilo, di quelli pesanti, che lasciano il segno. E poi c'è parecchio altro sesso, in questo “Mysterious Skin”, in parte conseguenza del primo, anche più crudo ma almeno fatto tra maschi adulti, o quasi, dunque consapevoli. Argomenti forti, insomma, parecchio repellenti: ma la storia è credibile e, al di là del disagio costante, il lettore deve prima ammettere e poi apprezzare il fatto che è raccontata decisamente bene.
lunedì 8 giugno 2015
Impegno politico-ecologico
Nuovo album in uscita (29 giugno p.v.) per Neil Young, coadiuvato questa volta da Promise Of The Real, band che comprende due figli di Willie Nelson, Lukas e Michah. L'album, che si intitola "The Monsanto Years", conferma l'impegno politico-ecologico di Neil: in particolare, "A Rock Star Bucks A Coffee Shop" è un brano che denuncia con taglio molto ironico le multinazionali americane del settore alimentare - quali Monsanto e Starbucks - contrarie alla segnalazione della presenza di OGM nei loro prodotti.
Neil Young + Promise Of The Real - "A Rock Star Bucks A Coffee Shop"
(sarà in "The Monsanto Years", 2015)
venerdì 5 giugno 2015
Band multinazionale
Nata in America, ma con cantante inglese e batterista brasiliano, "We Are Harlot" è una band multinazionale: dall'omonimo album di debutto, ecco "Dancing On Nails".
We Are Harlot - "Dancing On Nails" (da "We Are Harlot", 2015)
mercoledì 3 giugno 2015
Leggiamo...
Leggiamo per arrivare alla fine, per amore della vicenda. Leggiamo per non
arrivarci, per amore della lettura in sé. Leggiamo seguendo una
traccia, come segugi, dimentichi di tutto ciò che ci circonda.
Leggiamo distrattamente, saltando le pagine. Leggiamo con disprezzo,
con ammirazione, con negligenza, con rabbia, con passione, con
invidia, con desiderio. Leggiamo nell'impeto del piacere immediato,
senza sapere quanto potrà durare. "Che cos'è questa emozione?"
si chiedeva Rebecca West dopo aver letto Re Lear. "Che rapporto
c'è tra i capolavori letterari e la mia vita, che cos'hanno per
rendermi così felice?" Non lo sappiamo; leggiamo con ignoranza.
Leggiamo con lenti, morbidi movimenti, come se fluttuassimo nello
spazio, senza peso. Leggiamo pieni di pregiudizi, con malignità.
Leggiamo generosamente, trovando buone scuse per le pecche del testo,
colmando insufficienze, correggendo errori. E talvolta, quando gli
dei sono propizi, leggiamo col fiato mozzo, rabbrividendo, come
qualcuno "camminasse sulla nostra tomba", come se la nostra
memoria avesse improvvisamente riportato alla luce un ricordo sepolto
chissà dove, facendoci riconoscere qualcosa che non sapevamo fosse
lì, o che avevamo solo vagamente intravisto, come un'ombra
sfuggente, uno spettro che scompare prima che possiamo rendercene
conto, lasciandoci più maturi e più saggi.
Alberto Manguel
Da: Una storia della lettura
(A History of Reading, 1996)
lunedì 1 giugno 2015
Il mio ritmo
Frastornato
sotto un cielo bianco
se non altro... tengo il mio ritmo
sotto un cielo bianco
se non altro... tengo il mio ritmo
Paul Weller - "White Sky" (da "Saturns Pattern", 2015)
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