giovedì 31 dicembre 2015

Fuoco e fiamme


Halestorm partono calmi,
poi... woom, fuoco e fiamme.



Halestorm - "I Am The Fire"(da "Into The Wild Life", 2015)

lunedì 28 dicembre 2015

Molto delicato

Tobias Jesso Jr. - trentenne, canadese, cantante e polistrumentista - ha esordito nel 2015 con l'album  "Goon": tra i dodici brani, ecco "How Could You Babe", molto delicato.



Tobias Jesso Jr. - "How Could You Babe" (da "Goon", 2015)

venerdì 25 dicembre 2015

Un buon Natale


Per me
un buon Natale
è fatto anche di bei libri
da regalare e da ricevere in dono.
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Comunque, con o senza libri, auguri a tutti!


mercoledì 23 dicembre 2015

Arkansas



David Leavitt - Arkansas (1997)



Sapevo da “Ballo di famiglia” che David Leavitt scrive bene e che - dettaglio - è gay; ma tre storie su tre incentrate su gay molto irrequieti, pur se raccontate formalmente bene, mi sono risultate pesanti. Vorrei rileggere Leavitt... alle prese con altre tematiche.

lunedì 21 dicembre 2015

Reggae per Keith (e auguri)

Nel suo (terzo) album da solista, "Crosseyed Heart", uscito nel settembre scorso, Keith Richards ha inserito questa cover di "Love Overdue", brano reggae di Gregory Isaacs. (A proposito di Keith... auguri!: per i 72 anni compiuti pochi giorni fa.)



Keith Richards - "Love Overdue" (da "Crosseyed Heart", 2015)

mercoledì 16 dicembre 2015

Perle ai porci


Kurt Vonnegut - Perle ai porci / God Bless You, Mr. Rosewater (1965)



Erede di una ricchissima famiglia, Eliot Rosewater è un tipo molto strano, anche per via di certi traumi patiti da soldato durante la seconda guerra mondiale. Ma, in un'America individualista e mossa dal denaro, Eliot ha un forte senso di giustizia sociale, con tratti addirittura utopici: "Mi sembra terribile il modo in cui la gente, in questo paese, rifiuta di spartirsi equamente le ricchezze. Io trovo che è un governo senza cuore quello che permette a un bebè di nascere essendo già il padrone di una grossa fetta del paese, come sono nato io, e di lasciare che un altro bebè venga al mondo nudo e crudo. Il meno che un governo potrebbe fare, secondo me, è dividere equamente le ricchezze tra i bebè. La vita è già abbastanza dura senza che la gente, per i soldi, debba farci anche una malattia. Ce ne saranno in abbondanza per tutti, in questo paese, se faremo meglio le parti." Con questi presupposti, Eliot Rosewater fa del bene agli altri, prediligendo gli "americani di scarto, anche se inutili e brutti". Grande principio, grande azione conseguente: è il nocciolo nobile del romanzo. Poi però hanno ampio spazio, in questo "Perle ai porci", le stranezze del personaggio alle quali sopra si accennava, probabilmente divertenti per qualche lettore, non così per me.

lunedì 14 dicembre 2015

Panta rei


Si va
lungo la vita
come va il fiume



Vintage Trouble - "Run Like the River" (da "1 Hopeful Rd", 2015)

venerdì 11 dicembre 2015

Raddoppio autunnale


Già uscito in primavera con l'album "The Spirit", 
l'australiano Hugo Rice ha raddoppiato in autunno con l'EP "False Idols":
ecco la title track.



Hugo Rice & The True Spirit - "False Idols" (dall'EP omonimo, 2015)

mercoledì 9 dicembre 2015

Detroit


Scorre
questo bel brano
con Gaz che canta e corre



Gaz Coombes - "Detroit" (da "Matador", 2015)

lunedì 7 dicembre 2015

Il silenzio degli alberi


Eduard Márquez - Il silenzio degli alberi / El silenci dels arbres (2003)



Un buon romanzo, nel complesso, con "amore-morte + arte" in uno scenario di guerra. Nelle recensioni, gli aggettivi più ricorrenti, in buona parte condivisibili, sono "intimo" e "profondo". Leggendo, ho però anche percepito costantemente un gran lavoro di cesello, come se l'autore cercasse la perfezione - utopica - nella forma e nella sostanza, con il risultato di far prevalere nettamente il raziocinio sulla passione: ecco perché su altri aggettivi spesso utilizzati, "toccante" e "struggente", sono meno d'accordo.

venerdì 4 dicembre 2015

Senti che bravi!


Una blues-rock band di Nashville (Tennessee, USA), oggi:
The Delta Saints... senti che bravi!



The Delta Saints - "Heavy Hammer" (da "Bones", 2015)

mercoledì 2 dicembre 2015

Non luogo a procedere


Claudio Magris - Non luogo a procedere (2015)




"Per il protagonista senza nome di questo libro - precisa Magris nella nota finale - mi sono ispirato del tutto liberamente a una persona realmente esistita e di grande spessore, il professore Diego de Henriquez, un geniale e irriducibile triestino di vasta cultura e accanita passione che si è dedicato tutta la vita (1909-1974) a raccogliere armi, materiale bellico di ogni genere per costruire un originale, debordante Museo della Guerra che servisse, tramite l'esposizione di tanti strumenti di morte, alla pace." E poi aggiunge, Magris, che questo de Henriquez, prevedendo di continuare la suddetta raccolta anche post mortem, invitava lo sconosciuto passante davanti alla sua tomba a consegnargli la sua spada, affinché questa non potesse colpire mai più. I visionari, generalmente inutili, sono necessari.
"Non luogo a procedere", collage di frammenti sulla guerra "di ogni tempo e paese", è un libro affascinante, anche se - occorre dire - alquanto stancante per le dosi fin troppo massicce della sua immensa cultura che l'autore vi ha riversato.