mercoledì 16 dicembre 2015

Perle ai porci


Kurt Vonnegut - Perle ai porci / God Bless You, Mr. Rosewater (1965)



Erede di una ricchissima famiglia, Eliot Rosewater è un tipo molto strano, anche per via di certi traumi patiti da soldato durante la seconda guerra mondiale. Ma, in un'America individualista e mossa dal denaro, Eliot ha un forte senso di giustizia sociale, con tratti addirittura utopici: "Mi sembra terribile il modo in cui la gente, in questo paese, rifiuta di spartirsi equamente le ricchezze. Io trovo che è un governo senza cuore quello che permette a un bebè di nascere essendo già il padrone di una grossa fetta del paese, come sono nato io, e di lasciare che un altro bebè venga al mondo nudo e crudo. Il meno che un governo potrebbe fare, secondo me, è dividere equamente le ricchezze tra i bebè. La vita è già abbastanza dura senza che la gente, per i soldi, debba farci anche una malattia. Ce ne saranno in abbondanza per tutti, in questo paese, se faremo meglio le parti." Con questi presupposti, Eliot Rosewater fa del bene agli altri, prediligendo gli "americani di scarto, anche se inutili e brutti". Grande principio, grande azione conseguente: è il nocciolo nobile del romanzo. Poi però hanno ampio spazio, in questo "Perle ai porci", le stranezze del personaggio alle quali sopra si accennava, probabilmente divertenti per qualche lettore, non così per me.

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