Marco Missiroli - Fedeltà (2019)
Alcune storie intrecciate, aggrovigliate, hanno al centro una coppia alle prese con la condizione enunciata nel titolo: i due all'occasione tradiscono, ma Missiroli, giocando con le parole, azzarda che “l'infedeltà può significare fedeltà verso se stessi”, cioè – rinforzando appena un po' – che gli infedeli sono al tempo stesso fedeli... Cosa gli vuoi dire? Che sono parole in libertà, queste, d'effetto, ma della durata di un attimo. Già restano di più, nelle scene di sesso – indispensabili, per carità, dato l'argomento –, i termini volgari, che si potevano anche evitare, o smussare. In definitiva, trovo Missiroli – questo è il suo terzo romanzo che leggo – sempre promettente, ma in qualche modo regolarmente eccessivo, incapace di trovare la giusta misura, dunque poco convincente.