lunedì 25 febbraio 2019

A libro aperto


Massimo Recalcati - A libro aperto (2018)



Recalcati parla dei libri che lo hanno formato, dall'Odissea di Omero a La strada di McCarthy, passando per i suoi amati Freud, Heidegger, Sartre e Lacan. Ci sono letture che lasciano il segno, che ti cambiano. Perché “il libro è un'incontro che taglia lo scorrere ordinario del tempo, un incontro d'amore che offre alla vita la possibilità di una nuova forma”, e inoltre “la lettura è un'avventura non solo perché ci porta in una lingua e in un mondo che non conosciamo, ma perché ci separa da noi stessi, dalle nostre credenze, dalla nostra identità già costituita”. I buoni libri ci migliorano.

sabato 9 febbraio 2019

Argentovivo


Sanremo 2019,
ultima serata tra qualche ora:
credo vincerà Daniele Silvestri, meriterebbe.



Daniele Silvestri (feat. Rancore e Manuel Agnelli) - "Argentovivo" (2019)

10.2.2019: Silvestri non ha vinto il Festival di Sanremo... ma è suo il premio della critica.

lunedì 4 febbraio 2019

Giostra primavera


Alessandro Tamburini - Giostra primavera (2018)



Sempre formalmente buona la scrittura, Tamburini questa volta difetta di inventiva: in "Giostra primavera" racconta una storia lenta, con modesti sussulti (qualche scena di sesso), rapidamente evanescente a fine lettura.

giovedì 31 gennaio 2019

Sottovoce


Dal suo nuovo album che uscirà in aprile, Glen Hansard canta "I'll Be You, Be Me", sottovoce.



Gleb Hansard - "I'll Be You, Be Me" (sarà in "This Wild Willing", 2019)

lunedì 28 gennaio 2019

L'animale che mi porto dentro


Francesco Piccolo - L'animale che mi porto dentro (2018)



All'autore: "Aprirsi, scoprirsi, denudarsi... ok, Francesco Piccolo, però, se parliamo di letteratura, di narrativa – e magari di buona narrativa –, tutto deve avere un limite: la tua fimosi, le tue emorroidi, le affannose ricerche nei meandri femminili del preservativo perduto e altre crudità varie potevi proprio risparmiarle al povero lettore, l'animale che ti porti dentro – come tutti – devi tenerlo a bada quando scrivi, lascialo libero dallo psicanalista, semmai. Hai dimostrato di valere, come scrittore, ma qui hai toppato: per eccesso di sincerità ed esibizione, ovvero perdita della misura."

giovedì 24 gennaio 2019

Se la canta e se la suona


Jay Buchanan,
la grande voce di Rival Sons,
a volte se la canta e se la suona da solo.



Jay Buchanan - "All That I Want" (live, 2018)

lunedì 21 gennaio 2019

Atlante occidentale


Daniele Del Giudice - Atlante occidentale (1985)



Ira Epstein, scrittore, e Pietro Brahe, fisico, si conoscono, si frequentano, dialogano. Epstein sa “vedere le cose oltre la forma”, è un “visionario di ciò che esiste”, abbina “percezione e sentimento”. Brahe potrebbe sembrare più freddo, materiale, ma sa che “le cose sono costituite da particelle minime di energia”, di "luce". Vede oltre, pure lui. E guardandosi attorno, o dentro, i due vivono, sostanzialmente, le stesse emozioni.
“Atlante occidentale” è una perla di Daniele Del Giudice, un grande scrittore che purtroppo la malattia ci ha rubato.

lunedì 14 gennaio 2019

Qualche buon amico

Questi "Mandolin Orange", il cui nuovo album uscirà l'1.2.2019, sono ufficialmente due - Andrew Marlin e Emily Frantz - ma il video testimonia che hanno qualche buon amico.



Mandolin Orange - "The Wolves" (sarà in "Tides of a Teardrop", 2019)

giovedì 10 gennaio 2019

Le parole la notte


Francesco Biamonti - Le parole la notte (1998)



Francesco Biamonti è (era) maestro di atmosfere rarefatte, con la natura della sua Liguria di confine dominante sulle piccolezze umane. Ho un bel ricordo di “Vento largo”. In questo “Le parole la notte”, ultimo romanzo che l'autore vide pubblicato – nel 1998 –, le atmosfere sono quelle, sempre apprezzabili, ma la storia è davvero scarna, fatta di pochi personaggi e pochissimi accadimenti, appena tratteggiati. Sullo sfondo – ma non troppo –, qualche decennio fa come oggi, l'ammassamento dei “clandestini” al confine italo-francese, disperati in cerca di speranza.

giovedì 3 gennaio 2019

Il piccolo campo


Erskin Caldwell - Il piccolo campo / God's Little Acre (1933)



Romanzo del 1933 che negli U.S.A. scandalizzò i puritani. Dentro una storia che vede contrapposti i lavoratori di campagnia – qui dediti perlopiù a cercare nella terra fantomatici filoni d'oro – e i lavoratori di città – più smaliziati, ma alle prese con la crisi industriale –, Caldwell forza la mano sul rapporto uomo-donna esaltando il ruolo delle pulsioni istintive... che sarebbero ben gradite anche lassù in alto: “Se c'è una cosa che Iddio ama nel mondo è di vedere un uomo e una donna innamorati pazzi l'uno dell'altra. Ciò significa, ai Suoi occhi, che il mondo cammina come deve camminare.” C'è dell'esagerazione che lascia perplessi, mentre sicuramente apprezzabili sono la scrittura di Caldwell e la traduzione di Vittorini.