Roberto Cotroneo - Il vento dell'odio (2008)
Un libro che fa riflettere, certo, su quel disgraziato periodo: gli anni di piombo, o "gli anni di sangue", come li chiama più esplicitamente Cotroneo. Fa capire - specie a chi non li ha vissuti - quanto odio muoveva i protagonisti, palesi e occulti. E come dopo l'odio e il sangue sia rimasta comunque viva in questo nostro paese "la fiaccola del fascismo eterno", con i poteri veri sempre ben saldi nelle mani di pochi, dentro lo stato e fuori.
Ma fa riflettere, questo romanzo, per la sua componente saggistica: perché la storia - la trama, intendo - non emoziona. E lo stile narrativo utilizzato... ancora meno.
Ma fa riflettere, questo romanzo, per la sua componente saggistica: perché la storia - la trama, intendo - non emoziona. E lo stile narrativo utilizzato... ancora meno.
(Agli amici... lo sconsiglio.)
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