martedì 13 marzo 2012

Matematici nel sole


Franco Stelzer - Matematici nel sole (2009)



Hus, il marito, è malato di cancro e si prepara a morire con molta dignità e in piena coerenza con la sua impostazione laica. Ripercorsa in un lungo flashback, la sua vita è intrisa della storia d’amore con Wif, la moglie, una storia fatta di splendori e di una quotidianità vissuta sempre con grande pienezza, valorizzata come un bene prezioso. Hus e Wif si amano come amano la vita, nelle sue espressioni variegate, anche contrastanti, comunque intravedendo una continuità, una filigrana che sembra unire le cose più disparate. Insieme affrontano il tempo dei bilanci e dell’uscita di scena, con Hus che, ormai in una cascata di luce, conclude: “Tutto sommato alla fine noi non siamo che questo. Esseri che fanno di conto, avvolti nel chiarore. Piccoli eroi storditi e luminosi. Matematici nel sole.”

Stelzer premette versi poetici a vari capitoli del romanzo e altri li dissemina qua e là, talora sorprendendo in prima battuta; poi si distende in una narrazione ricca, effervescente a tratti, spesso delicata, dotata sempre di grande musicalità. Le due modalità letterarie si alternano integrandosi, esaltandosi; e allora tornano alla mente le parole di Virginia Woolf, quanto mai appropriate: “È proprio vero che la poesia è deliziosa. Infatti la prosa migliore è ricca di poesia.”

(Agli amici... lo consiglio.)

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