Enrique Vila-Matas - Bartleby e compagnia / Bartleby y compañía (2000)
Questo di Vila-Matas è un libro fatto di "note a piè di pagina che commentano un testo invisibile" sul tema delle rinunce alla scrittura: un saggio appena mascherato da romanzo sugli "scrittori del No", quelli che non scrivono - o non pubblicano, almeno - per lungo tempo, o per sempre, e sui loro libri fantasma. L'autore affronta casi di rinunciatari noti e meno noti, e lo fa temerariamente essendo il "tema labirintico privo di un centro, poiché esistono tanti modi di abbandonare la letteratura quanti sono gli scrittori": il risultato è molto apprezzabile e la lettura, pur se discontinua tra le diverse "note", interessante e piacevole. Con un coinvolgimento aggiuntivo, frutto di un'accettabile forzatura: tra i libri fantasma Vila-Matas cita quello più speciale e personale, "il grande libro ospitato dentro di noi, quello che eravamo realmente destinati a scrivere, il nostro libro, quello che ormai non potremo più scrivere né leggere. Ma quel libro esiste, che nessuno lo metta in dubbio: è come sospeso sulla storia dell'arte del No".
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