Richard Powers - Orfeo (2014)
Peter Els, chimico mancato, viene sedotto dalla musica e diventa compositore: anziché molecole accosta note, sempre alla ricerca di nuove forme espressive. Compone ostinatamente, per tutta la vita, anche se i risultati non lo soddisfano, i riconoscimenti latitano, i rapporti con le persone care si guastano; come il grande Šostakovič, potrebbe dire: “Tagliatemi le mani, e continuerò a scrivere musica con la penna stretta fra i denti”. Poi, in età già avanzata, parecchi problemi gli derivano da un hobby singolare: in un angolo di casa Els manipola il DNA batterico, scomponendo e ricomponendo... geni, questa volta. Il romanzo parte da qui, dalla sua fuga per non essere arrestato quale possibile bioterrorista, nell'America ancora scossa dall'11 settembre: ma il tema dominante di Powers, vivisezionato e osannato, resta la musica, la potentissima arte di Orfeo, multiforme e onnipresente, irrinunciabile per Els e per tutti.
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