Simona Vinci - La prima verità (2016)
Rispetto alle cinque buone letture precedenti, proprio quando viene premiata con il Campiello, Simona Vinci mi ha convinto meno: in questo libro affronta il tema nobile, forte, chiaramente molto sentito, dei malati di mente, veri o presunti, e del trattamento indegno loro riservato nel passato e forse pure in qualche presente, ma la storia narrata procede a strappi, tra molti salti temporali e scene che si alternano in continuazione, con personaggi illuminati da brevi flash. Ne risulta un romanzo di per sé poco scorrevole, al quale si aggiunge una postfazione autobiografica lunga oltre cento pagine che accentua oltremodo la disomogeneità del tutto. Fosse per me, il Campiello a Simona Vinci lo confermerei... ma non per “La prima verità”: per quanto ha scritto prima.
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