giovedì 13 settembre 2012

La stranezza della vita

Forse il mondo è strano per un bambino, ma egli non lo teme allo stesso modo in cui lo teme un uomo. Egli se ne stupisce, mentre l'uomo adulto soprattutto lo teme. E perché? Per via della morte. Così egli fa in modo d'essere portato via, come un bambino. E in questo modo quello che succede non sarà sua colpa. E chi è questo rapitore, questo zingaro? È la stranezza della vita, una cosa che rende la morte più remota, come in fanciullezza. 
 
Da: Saul Bellow - Il re della pioggia (1959)
(Trad. Luciano Bianciardi)

mercoledì 12 settembre 2012

ZZ e le armi

Cantante-musicista americana emergente, ZZ Ward non ha alcun legame con i barbuti ZZ Top: semplicemente ha contratto ai fini artistici il suo nome, Zsuzsanna Eva Ward, troppo complicato. In attesa del suo primo album, annunciato per il prossimo 16 ottobre, ora c'è questo pezzo... ("Giù la pistola!", d'accordo. Anzi, di più: "Giù tutte le armi, please!")
 
 
 
ZZ Ward - "Put the Gun Down" (2012)

martedì 11 settembre 2012

L'uomo che cade

Don DeLillo - Falling Man (2007) / L'uomo che cade



L’Undici Settembre è un insieme di fatto - gli aerei contro le torri, il crollo -, antefatto - la preparazione del clamoroso, terribile evento - e conseguenze - il vuoto, soprattutto, quello chiamato Ground Zero e quello apertosi dentro le persone coinvolte a vario titolo. DeLillo racconta tutto questo mediante pezzi di storie, volutamente sparsi, smembrati come brandelli di corpi dilaniati dall’esplosione o sfracellati dopo un tuffo a capofitto: una forma espressiva caratterizzata, dunque, da disarticolazioni tipiche della narrativa postmoderna, qui particolarmente giustificata, appropriata, coerente con la sostanza del narrato. Il disagio del lettore, al quale sta il compito di legare, ricomporre, colmare, talora disturba; ma il disagio vero, costante, necessario, è quello indotto dalle tematiche di fondo: la ‘lucida’ follia del fanatismo e i suoi esiti assurdi, spesso criminali.

(Agli amici... lo consiglio.)

lunedì 10 settembre 2012

Due di Casey


Cantante, chitarrista e compositore texano,
Casey James aveva esordito nel 2011 con il singolo "Let's Don't Call It a Night".
 

 
Casey James - "Let's Don't Call It a Night" (2011)
 
 
 Quest'anno è uscito l'album, titolato... "Casey James":
contiene anche la romantica "Crying on a Suitcase", che qui Casey propone live.
 

 
Casey James - "Crying on a Suitcase" (2012, live)


venerdì 7 settembre 2012

Vai, Luca!

Nel post di due giorni fa si parlava (anche) dei Quintorigo
e si diceva che Luca Sapio è uscito dal gruppo...
Ora scopro che ha fatto un suo album
- soul blues, recorded in USA -
dal titolo "Who Knows"...
Ecco la track one:
vai, Luca!
   
 
 
Luca Sapio - "How Did We Lose It" (da "Who Knows", 2012)


giovedì 6 settembre 2012

Si salvi chi può

I credenti dovrebbero ormai sapere in cuor loro che, quand'anche avessero ragione e davvero esistesse un Dio benevolo e attento, questi, come attestano le quotidiane tragedie e tutti i morti bambini, sembra poco propenso a intervenire. Il resto di noi, fino a prova contraria, è consapevole dell'improbabilità che ci sia qualcuno lassù. Nel caso in questione, ha poca importanza chi abbia torto: a salvarci non verrà nessuno. Dovremo pensarci da soli.
 
Da: Ian McEwan - Blues della fine del mondo (2008)*
(*In origine: End of the World Blues, 2007 - Trad. Susanna Basso)

mercoledì 5 settembre 2012

Archi UK - IT

Gli inglesi Syd Arthur fanno un prog rock molto caratterizzato dal violino:
nel loro ultimo album, "On An On", c'è questa "Edge Of The Earth", intrigante.
(P.S.: il violinista, Raven Bush, è nipote della cantante Kate Bush.)
 
NB: Abbassare un po' l'audio, preferibilmente.
 
 
Syd Arthur - "Edge Of The Earth" (da "On An On", 2012)
 
 
Gli italiani Quintorigo si caratterizzano pure per l'uso di archi:
nel loro album 2011, "English Garden", c'era questa "The Fault Line", accattivante.
(P.S. 1: il cantante Luca Sapio, che era arrivato da poco, se n'è già andato...)
(P.S. 2: sta per uscire un nuovo album, dedicato a Jimi Hendrix: "Quintorigo Experience".)
 
NB: Alzare un po' l'audio, preferibilmente.
 
 
Quintorigo - "The Fault Line" (da "English Garden", 2011)


martedì 4 settembre 2012

Rosso Floyd

 Michele Mari - Rosso Floyd (2010)
 
 
 
Romanzo atipico (Mari è atipico) sui Pink Floyd, sulla loro “anima” Syd Barrett, ben presente agli esordi e poi, dopo l’allontanamento per follia ingravescente, comunque sempre aleggiante, e sulle due anime... di secondo pelo, i “siamesi” Waters e Gilmour, al fin separati (mentre all'origine Pink Anderson e Floyd Council erano divenuti siamesi per congiunzione...); ma anche su tanti altri che qui, a vario titolo, hanno modo di dire la loro. La struttura è costituita infatti da una sorta di istruttoria, con contributi molteplici: ciò (attenzione!) rende la lettura tendenzialmente pesante... se non adeguatamente dilazionata; il tema, poi, deve chiaramente interessare (altrimenti è meglio astenersi). Nel libro c’è del vero (dati e date inoppugnabili) e ovviamente della finzione, come si sa (in narrativa) e come ad ogni buon conto preavverte esplicitamente l’autore. Colpiscono soprattutto la densità degli elementi proposti, il fine lavoro di introspezione e proprio l'originalità (che ogni volta Mari rinnova).
 
(Agli amici... molto interessati al binomio letteratura-musica... lo consiglio.)


lunedì 3 settembre 2012

Nuda e vestita

"Queen of California", il primo brano dell'album "Born and Raised", nacque circa così,
da John "solo" (soletto), voce e chitarra:
 
 
John Mayer - "Queen of California" (live, 2012)
 
 
    Poi la regina californiana... nuda fu vestita, con gli orpelli belli, e presentata così, 
da John "ben accompagnato" (dalla band):
 
 
John Mayer - "Queen of California" (da "Born and Raised", 2012)


sabato 1 settembre 2012

La regina

 
          Io ti ho nominato regina.
          Ve n'è di più alte di te, di più alte.
          Ve n'è di più pure di te, di più pure.
          Ve n'è di più belle di te, di più belle.

          Ma tu sei la regina.

          Quando vai per le strade
          nessuno ti riconosce.
          Nessuno vede la tua corona di cristallo, nessuno guarda
          il tappeto d'oro rosso
          che calpesti dove passi,
          il tappeto che non esiste.

          E quando t'affacci
          tutti i fiumi risuonano
          nel mio corpo, scuotono
          il cielo le campane,
          e un inno empie il mondo.

          Tu sola ed io,
          tu sola ed io, amor mio,
          lo udiamo.
 
 
          Pablo Neruda - Da: Los versos del capitán / I versi del capitano (1952)

 
- Dedicata a Paola, proprio oggi -