venerdì 30 maggio 2014
giovedì 29 maggio 2014
Ultime da Liga
Liga,
corrente mese:
video per "Il muro del suono",
prima traccia dell'album "Mondovisione (2013)
Ligabue - "Il muro del suono" (da "Mondovisione", 2013 - video 2014)
mercoledì 28 maggio 2014
Ai margini della ferita
Sepp Mall - Ai margini della ferita / Wundränder (2004)
Romanzo ambientato in Alto Adige/Südtirol negli anni ’60, nella fase delle più intense rivendicazioni autonomiste-separatiste sfociate anche in numerosi e pesanti attentati terroristici anti-italiani. Sepp Mall, sudtirolese che scrive in tedesco - qui tradotto dieci anni dopo la prima edizione -, racconta due storie, debolmente collegate tra loro, accomunate dalle vite quasi normali dei protagonisti, bambini e adulti, condotte “ai margini della ferita” e poi sporcate dallo schizzo di sangue della violenza accanto. Ma la marginalità comunque mantenuta, da loro come dai più, nonché la voglia dominante di vederla un giorno chiusa, quella ferita, prevarranno: lo percepiamo dal bel romanzo di Sepp Mall, e lo sappiamo per intero dal corso della Storia.
martedì 27 maggio 2014
lunedì 26 maggio 2014
Britannici-italiani
Son proprio bravi questi britannici-italiani!
Tipo: Sharleen Spiteri (dei Texas),
Anna Calvi, Paolo Nutini,
Jack Savoretti...
Jack Savoretti...
Jack Savoretti - "Sweet Hurt" (live, 2014)
venerdì 23 maggio 2014
Fede negli uomini
Finsce che chi non ha fede, non avendo niente di inesistente in cui credere, si mette a credere negli uomini perché esistono.
Antonio Tabucchi
Da: Tristano muore (2004)
giovedì 22 maggio 2014
mercoledì 21 maggio 2014
I frutti dimenticati
Cristiano Cavina - I frutti dimenticati (2008)
A Casola Valsenio, nel ravennate, c'è “la stramberia di coltivare piante che nessuno ricorda”: e di preservarle quindi, valorizzandone i frutti, poveri solo all'apparenza.
Cristiano Cavina, figlio di tal paese, ha la stessa propensione: questo suo romanzo, ad alta componente autobiografica - almeno dichiarata -, parla di cose grandi e di cose piccole da preservare - impreziosite, queste, dall’attenzione: cose sue e della sua gente, trattate tutte, comunque, con leggerezza, delicatezza, e sana ironia.
Cristiano Cavina, figlio di tal paese, ha la stessa propensione: questo suo romanzo, ad alta componente autobiografica - almeno dichiarata -, parla di cose grandi e di cose piccole da preservare - impreziosite, queste, dall’attenzione: cose sue e della sua gente, trattate tutte, comunque, con leggerezza, delicatezza, e sana ironia.
martedì 20 maggio 2014
Quella voce... e le movenze...
Auguri a Joe Cocker
che oggi compie settant'anni!
Lo conosco da Woodstock, 1969:
ne aveva venticinque, allora (io pochi meno),
ed era incantevole, per quella voce... e le movenze...
Joe Cocker - "With a Little Help from My Friends" (1969)
lunedì 19 maggio 2014
Rock potente (tra nuvole di fumo)
Con il nuovo album "Magic Mountain"
tornano i Black Stone Cherry:
e torna con loro finalmente
(tra nuvole di fumo)
(tra nuvole di fumo)
il rock potente!
Black Stone Cherry - "Me and Mary Jane" (da "Magic Mountain", 2014)
venerdì 16 maggio 2014
Convinzioni
Da giovani ci si convince troppo facilmente delle idee altrui e da vecchi ci si convince troppo rapidamente delle proprie.
Francesco Pecoraro
Da: La vita in tempo di pace (2013)
giovedì 15 maggio 2014
Finale con "boom"
Sento qui suoni sporchi
inquietanti, incalzanti
e vedo un uomo
inquietanti, incalzanti
e vedo un uomo
forse l'ultimo
solo, perso
in una landa desolata un po' lunare
che finisce tristemente
con un "boom"
in una landa desolata un po' lunare
che finisce tristemente
con un "boom"
Pixies - "What Goes Boom" (da "Indie Cindy", 2013)
mercoledì 14 maggio 2014
martedì 13 maggio 2014
La fortezza della solitudine
Jonathan Lethem - La fortezza della solitudine /The Fortess of solitude (2003)
“Fortezza della Solitudine” è il nome del rifugio segreto di Superman. In effetti, nel romanzo di Lethem i supereroi bazzicano parecchio, e non solo nei fumetti: tra i protagonisti - si sappia subito - gira un anello che li può rendere invisibili, o capaci di volare...
Il romanzo descrive - attraverso la storia del bianco Dylan Ebdus e del nero Mingus Rude - il mondo complicato della Brooklyn degli anni ’70-’80, quello vissuto dallo stesso Lethem nella sua formazione: periferico, duro, povero, multietnico, ricoperto di graffiti, sonorizzato prima dal rythm and blues e dal soul e poi dal punk e dal rap, infestato dalle droghe.
Ho apprezzato a tratti, specie nella parte iniziale della storia, più credibile e avvincente, nonché in occasione dei riferimenti musicali, numerosi e interessanti; ma ho faticato in altri lunghi tratti infarciti di elementi disparati, eccessivi o futili, comunque ridondanti, e sofferto nelle fasi di irruzione del fantastico (dei superpoteri) nel reale: in definitiva, una lettura che ancora una volta mi ha fatto pensare a quanto gioverebbe a certi autori, soprattutto d’oltreoceano, lo sfrondamento, l’elisione del troppo.
lunedì 12 maggio 2014
So poco di PML
So che è un compositore-cantante-chitarrista blues inglese; che ha prodotto un EP, "Karma Comedown", nel 2013; e che questi, molto classici, sono due suoi brani del 2014: nulla più, di questo Philip Morgan Lewis. (Ne so così poco... per ora lo chiamerò PML.)
Philip Morgan Lewis - "Whistleblower" (2014)
Philip Morgan Lewis - "GYB (Got You Babe" (2014)
venerdì 9 maggio 2014
giovedì 8 maggio 2014
Per quanto sta in te
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farla una stucchevole estranea.
Konstantinos Kavafis (1863-1933)
mercoledì 7 maggio 2014
In studio con Novack
Parte questo video...
e si è in studio di registrazione:
con Novack, un bel gruppettino olandese.
Novack - "No Collisions" (da "Arrivals", 2014)
martedì 6 maggio 2014
Terre selvagge
Sebastiano Vassalli - Terre selvagge (2014)
Trasponendo in romanzo gli elementi di un’attenta ricostruzione storica, Vassalli racconta l’epico scontro fra romani e cimbri del 101 a.C.: i “barbari”, scesi dal nord Europa alla ricerca della loro “terra promessa”, eventualmente decisi anche a raggiungere Roma, in quell'anno furono fermati e annientati dall’esercito di Caio Mario ai “Campi Raudii”, le “terre selvagge” oggi localizzabili nel Piemonte orientale, tra il novarese e il vercellese.
L’autore narra tutto in modo semplice e preciso, come farebbe un nonno al nipote bambino: questa, si sa, è la forma di Vassalli - qui forse di una chiarezza più ostinata che mai… a rischio d’eccesso; la sostanza, indiscutibilmente rilevante, è costituita da un pezzo di storia italica in gran parte dimenticato - o travisato - che riemerge, riacquista il suo peso e, dopo tanto tempo, rivive.
L’autore narra tutto in modo semplice e preciso, come farebbe un nonno al nipote bambino: questa, si sa, è la forma di Vassalli - qui forse di una chiarezza più ostinata che mai… a rischio d’eccesso; la sostanza, indiscutibilmente rilevante, è costituita da un pezzo di storia italica in gran parte dimenticato - o travisato - che riemerge, riacquista il suo peso e, dopo tanto tempo, rivive.
lunedì 5 maggio 2014
Ricordo di Pete
Poiché non è mai troppo tardi, a poco più di tre mesi dalla scomparsa voglio ricordare Pete Seeger: cantante-compositore, attivista politico di sinistra, pacifista ed ecologista, era nato nel 1919; nel 1949 compose assieme a Lee Hays "If I Had a Hammer", un classico del folk che invoca, sulle note di "una canzone d'amore tra fratelli e sorelle", "un martello per la giustizia e una campana per la libertà". Tra le sue altre canzoni, tutti ricordano - soprattutto nelle interpretazioni appassionate di Joan Baez - "We Shall Overcome" (derivata da un brano gospel) e "Where Have All the Flowers Gone?".
Ecco allora Pete Seeger che canta due volte "If I Had a Hammer",
sempre con la sua tipica propensione a far partecipare gli astanti: qui nel 1956...
Pete Seeger - "If I Had a Hammer" (1956)
... e qui nel 2013, a 94 anni, per l'ultima volta in pubblico,
accolto sul palco del Farm Aid da uno dei padroni di casa, John Mellencamp.
Pete Seeger - "If I Had a Hammer" (2013)
venerdì 2 maggio 2014
Un proposito e una speranza
In questo bel testo,
un proposito e una speranza:
non ripetere gli errori giovanili, intanto,
e infine poter dire: "Ho provato a fare del mio meglio".
Eels - "Mistakes of My Youth"
(da "The Cautionary Tales of Mark Oliver Everett", 2014)
giovedì 1 maggio 2014
Iscriviti a:
Post (Atom)