lunedì 29 febbraio 2016

Purgatorio


Tomás Eloy Martínez - Purgatorio (2008)



Dal 1976 al 1983 fu al potere in Argentina una giunta militare criminale, responsabile dell'eliminazione fisica di molte migliaia di oppositori o presunti tali, fatti perlopiù sparire nel nulla. Il questo romanzo Emilia perde così il suo Simón, continuando però a sentirlo poi sempre vivo, a cercarlo ostinatamente, a sognarne il ritorno: è il suo “purgatorio, un'attesa di cui si ignora la fine”.
Tomás Eloy Martinéz, costretto in quel periodo tragico all'esilio, un purgatorio in diversa modalità, chiude qui la sua opera di narratore - essendo stato anche grande giornalista e saggista: con questo ottimo romanzo pubblicato nel 2008, due anni prima della morte.

venerdì 26 febbraio 2016

Kris, River, Tomas e Jack


Un ricordo
per i Viola Beach
 - Kris, River, Tomas e Jack -
che dal 13 febbraio 2016 non ci sono più



Viola Beach - "Get to Dancing" (live, 2015)

mercoledì 24 febbraio 2016

Ballata delle conoscenze spicciole


     Conosco bene le mosche nel latte,
     Conosco l'uomo per il suo vestito,
     Conosco il tempo bello e quello brutto,
     Conosco dalla mela se è un melo,
     Conosco l'albero dalla sua resina,
     Conosco quel che è uguale a sé,
     Conosco chi lavora e chi fa niente,
     Conosco tutto fuori che me stesso.

     Conosco la marsina dal colletto,
     Conosco il monaco dalla sua tonaca,
     Conosco chi è il padrone dal suo servo,
     Conosco suore e monache dal velo,
     Conosco chi fa il furbo quando parla,
     Conosco i pazzi nutriti di creme,
     Conosco il vino se tasto la botte,
     Conosco tutto fuori che me stesso.

     Conosco il mulo e conosco il cavallo,
     Conosco il carico, il basto, la soma,
     Conosco Beatrice e Isabellina,
     Conosco il tiro per vincere a dadi,
     Conosco il sonno e conosco la veglia,
     Conosco l'eresia dei Boemi,
     Conosco che il potere vien da Roma,
     Conosco tutto fuori che me stesso.

     Principe, insomma, io conosco tutto,
     Conosco chi sta bene e chi sta male,
     Conosco Morte che tutto consuma,
     Conosco tutto fuori che me stesso.


     François Villon (1431 o '32 - 1463)

lunedì 22 febbraio 2016

Tinte di SIMO

Trio americano rock con tinte blues, jazz e psichedeliche, SIMO ha realizzato da poco l'album "Let Love Show The Way": questa è "Long May You Sail".



SIMO - "Long May You Sail" (in "Let Love Show The Way", 2016)

venerdì 19 febbraio 2016

Quasi come CSN&Y


Il punto forte loro
è indubbiamente il coro

(I Bastard quasi come CSN&Y)



The Bastard Sons of Dioniso - "Suite: Judy Blue Eyes" (2015)

mercoledì 17 febbraio 2016

Lontano da loro


Laurent Mauvignier - Lontano da loro / Loin d'eux (1999)



“Non come un gioiello, ma anche un segreto è qualcosa che si porta.” 
All'incipit fanno seguito ottantatré paginette che girano intorno a quel segreto e al suo tenutario: romanzo brevissimo, “Lontano da loro” è bellissimo. E sul contenuto non dico di più. Mi soffermo invece un attimo sul mio approccio al libro. Conoscevo Laurent Mauvignier (chiaramente francese, classe 1967) per una precedente buona lettura: “Degli uomini” (originale del 2009, in Italia per Feltrinelli nel 2010). Questo “Lontano da loro”, il suo romanzo d'esordio del 1999, è uscito in Italia nel 2009, pubblicato da Zandonai, una piccola casa editrice di Rovereto (TN) recentemente fallita: ebbene, un paio di mesi fa si poteva andare in un magazzino periferico della cittadina, rovistare negli scatoloni, girare tra i molti libri già sparsi per terra e acquistare, volendo, a prezzi stracciati. Tutto molto triste, ma con un risvolto personale decisamente positivo: salvato dal macero, pagato un euro, “Lontano da loro” è il migliore tra i romanzi da me letti nell'ultimo anno.

lunedì 15 febbraio 2016

I fratelli Hale


Grintosi,
i fratelli Hale:
qui più che mai!
Ma quanto urla Lzzy?
Ma quanto picchia Arejay?



Halestorm - "Mayhem" (da "Into the Wild Life", 2015 - video 2016)

venerdì 12 febbraio 2016

Parole da brivido

Adolf Eichmann, sterminatore di ebrei - e non -, nel processo di Gerusalemme, 1961-'62, ripetè insistentemente: “Ho fatto il mio dovere, obbedendo agli ordini e alla legge”. A distanza, nessun ripensamento, quindi, ma buon autocontrollo visto che a caldo, nel '45, aveva detto: “Salterò nella tomba ridendo, poiché il fatto di avere sulla coscienza la morte di cinque milioni di ebrei mi dà una soddisfazione enorme”.

Parole da brivido
lette nel giorno della memoria
da "La banalità del male", di Hannah Arendt.

mercoledì 10 febbraio 2016

Principe e menestrello


Bello,
questo incontro di principe e menestrello...



Francesco De Gregori - "Un angioletto come te"
(da "De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto", 2015)

lunedì 8 febbraio 2016

Volga, Volga


Miljenko Jergović - Volga, Volga (2009 / in Italia 2012)



Ricostruendola da pezzi sparsi, Jergović racconta la storia di Dželal Pljevljak, un uomo qualunque, cittadino dell'ex Jugoslavia, che a seguito di un paio di interferenze pesanti nella sua tranquilla esistenza si pone al centro dell'attenzione, protagonista suo malgrado. Il ruolo di coprotagonista è ricoperto a buon diritto dalla sua automobile, una Volga di fabbricazione sovietica, mentre lo scenario è - appunto - quello di una Jugoslavia molto eterogenea, sempre più instabile, prossima alla guerra interna e alla dissoluzione degli anni '90.
Presa a settori, la scrittura di Jergović - che è anche poeta - è splendida, mentre la costruzione generale del romanzo è piuttosto complessa, con salti temporali frequenti e persistenza di termini slavi (da addebitare alla traduttrice), il tutto in un'atmosfera balcanica molto complicata di suo. Comunque, seppure a tratti faticosa, una bella lettura.

venerdì 5 febbraio 2016

Pezzo scatenato

I britannici "The Temperance Movement" hanno appena sfornato il loro secondo album, "White Bear"... ma non è ancora disponibile un buon videoclip. Nell'attesa, questo era un pezzo scatenato del precedente album (2013, stesso nome della band).



The Temperance Movement - "Take It Back" (2013, video 2014)

mercoledì 3 febbraio 2016

I venerdì da Enrico's


Don Carpenter - I venerdì da Enrico's / Fridays at Enrico's (1993-'94, pubblicazione 2014)



L'autore morto da un pezzo - nel 1995, suicida -, il manoscritto di un suo romanzo incompleto rispolverato da eredi e casa editrice, uno scrittore che lo revisiona e lo completa: operazione molto discutibile, che si potrebbe rifiutare a priori. Ma dicono che l'autore era apprezzato, addirittura amato da Jonathan Lethem che ha completato per questo il romanzo, e poi su aNobii c'era un'ottima recensione... dunque via che si legge.
Il romanzo narra le vicende di alcuni giovani scrittori nell'America degli anni '60-'70, legati dal comune desiderio di emergere, ognuno chiaramente con il suo retroterra e con la propria personalità, chi più tormentato e chi più spontaneo, chi disposto ad accettare i compromessi e chi no... Carpenter tiene bene le fila, le storie dei singoli - e delle coppie all'interno del gruppo - si intersecano ripetutamente: quello che ne esce è un buon quadro d'insieme, la rappresentazione di una fase significativa della vita letteraria americana vista da dentro e dal basso, tratteggiata da uno che evidentemente la conosceva molto bene. Un buon romanzo, insomma, che meritava di uscire dal cassetto.

lunedì 1 febbraio 2016

Jack decisamente intimo


"Catapult",
da "Written in Scars" (2015),
è di un Jack Savoretti decisamente intimo.



Jack Savoretti - "Catapult" (da "Writtern in Scars", 2015 - video 2016)