E. L. Doctorow - La città di Dio / City of God (2000)
“La città di Dio” - il titolo riprende quello dell'opera di Sant'Agostino - è un romanzo incentrato sui rapporti tra scienza e fede che propone riflessioni alquanto interessanti (elemento positivo), ma la cui struttura molto complessa, spesso anzi caotica (elemento negativo), rende assai faticosa la lettura: più propenso alla critica che all'elogio, oscillo in definitiva tra reazioni antitetiche...
Riporto un passo, nel quale un prete spretato si rivolge all'Altissimo dopo l'olocausto: “Non solleverò la questione di come un Dio presumibilmente onnisciente come Te abbia potuto permettere che avvenissero queste catastrofi umane, anche se il tuo stato di servizio, già prima di questo secolo, non è poi così encomiabile, ma voglio dirTi... che le spietate e inimmaginabili crudeltà genocide che nella nostra epoca hanno fatto rabbrividire il mondo intero Ti hanno messo in cattiva luce. (…) Anche tra quelli di noi che continuano ad amarTi e ad avere un desiderio irresistibile del Tuo amore è sorto il sospetto che il problema, almeno in parte, sia rappresentato da Te.”
Riporto un passo, nel quale un prete spretato si rivolge all'Altissimo dopo l'olocausto: “Non solleverò la questione di come un Dio presumibilmente onnisciente come Te abbia potuto permettere che avvenissero queste catastrofi umane, anche se il tuo stato di servizio, già prima di questo secolo, non è poi così encomiabile, ma voglio dirTi... che le spietate e inimmaginabili crudeltà genocide che nella nostra epoca hanno fatto rabbrividire il mondo intero Ti hanno messo in cattiva luce. (…) Anche tra quelli di noi che continuano ad amarTi e ad avere un desiderio irresistibile del Tuo amore è sorto il sospetto che il problema, almeno in parte, sia rappresentato da Te.”