Siri Hustvedt - Elegia per un americano / The Sorrows of an American (2008)
Non voltarti
Continua a guardare la ferita
È da lì che la luce entra in te.
Questo è l'esergo del romanzo: una citazione di Rumi, poeta persiano del XIII secolo.
Leonard Cohen, morto nel periodo della mia lettura, ha usato nel brano “Anthem” (1992) un'espressione molto simile: “C'è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce”. Coincidenza, forse. Oppure Cohen conosceva Rumi e i suoi versi, che meritavano di essere rivisitati...
Il romanzo è molto buono, la scrittura di Siri Hustvedt sempre avvincente: magari gli intrecci delle sue storie sono anche troppo complessi, forse c'è un'insistenza eccessiva - ricorrente nei suoi libri - sui temi delle neuroscienze e dell'arte contemporanea... ma è un bel leggere davvero, ancora una volta vicino al mio apprezzamento massimo.
Continua a guardare la ferita
È da lì che la luce entra in te.
Questo è l'esergo del romanzo: una citazione di Rumi, poeta persiano del XIII secolo.
Leonard Cohen, morto nel periodo della mia lettura, ha usato nel brano “Anthem” (1992) un'espressione molto simile: “C'è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce”. Coincidenza, forse. Oppure Cohen conosceva Rumi e i suoi versi, che meritavano di essere rivisitati...
Il romanzo è molto buono, la scrittura di Siri Hustvedt sempre avvincente: magari gli intrecci delle sue storie sono anche troppo complessi, forse c'è un'insistenza eccessiva - ricorrente nei suoi libri - sui temi delle neuroscienze e dell'arte contemporanea... ma è un bel leggere davvero, ancora una volta vicino al mio apprezzamento massimo.
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