domenica 10 luglio 2011

La vita è una prova d'orchestra


Elena Loewenthal - La vita è una prova d'orchestra (2011)


La Loewenthal (lei, la traduttrice di Oz e Grossman) propone, in forma di miniracconti, un viaggio nel mondo della malattia, quella dura: un mondo parallelo che i sani di solito scotomizzano fin quando possono, per paura, per non esserne sconvolti.
E dunque - è  un’avvertenza - ci vuole una motivazione particolare per questa lettura: occorre proprio volerlo fare questo viaggio, per conoscerla, per esplorarla quella “dark side of the earth”, disposti a soffrire - a casa propria, con un libro in mano - insieme ai malati, alle loro storie, a quelle dei loro famigliari e amici, che pure soffrono; in cambio si può averne qualche utile lezioncina.
Certo, il viaggio è doloroso e non dà tregua, perché la Loewenthal gira ovunque, nelle case e nell'ospedale, e disvela senza risparmiare nulla. Qui l’unico appunto: il carico di pena poteva essere un poco attenuato, non certo tacendo, ma sapendo cogliere meglio e valorizzare con maggior decisione le positività, che ci sono, pure dentro le situazioni difficili: i malati soffrono, ma anche lottano, se appena possono, e, più spesso di quanto si creda, addirittura sorridono; a muoverli è la speranza, o anche meno: anche solo la forza della vita.

(Agli amici... lo consiglio.)

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